Difendiamo i nostri simboli!

Cari amici ed amiche,

qui sopra vi è una foto della statua di don Giovanni d'Austria (1547-1578) che si trova a Messina.

Io l'avevo vista nel 2011.
Don Giovanni d'Austria fu un eroe della Battaglia di Lepanto, la battaglia in cui noi, europei e cristiani, sgominammo l'attacco dei Turchi nel 1571.
La statua ritrae don Giovanni d'Austria che calpesta la testa di un turco.
Ora, da quello che avevo visto e che mi è giunto all'orecchio, ho saputo che la zona in cui si trova la statua è diventata zona degradata e di bivacchi.
Questa cosa non è un bene per Messina, che tra l'altro è una bella città, ma non è bene neppure per l'Italia intera e per la nostra cultura.
Quella statua è per noi un simbolo della nostra lotta contro contro i Turchi Ottomani.
Se noi non avessimo vinto la Battaglia di Lepanto, i Turchi ci avrebbero calpestati, anche per via delle nostre divisioni dovute all'avvento della Riforma (o pseudo-Riforma) protestante a partire dal 1517.
Per effetto di una fatwa, i Turchi si presero Cipro (1570-1571) e puntavano anche a prendersi la Sicilia, Malta e la Spagna, che erano territori del califfato arabo del VII secolo AD.
Noi eravamo sotto una minaccia grave.
Riuscimmo ad impedire all'Impero Ottomano di portare a termine il suo piano grazie alla Battaglia di Lepanto.
Per questo, noi dobbiamo difendere simboli come la statua di don Giovanni d'Austria che si trova a Messina o l'ex-chiesa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria di Susano (una frazione di Castel d'Ario, in Provincia di Mantova) ove è sepolto Paolo Emilio Gonzaga (morto nel 1619) che fu un altro eroe di Lepanto.

La chiesa in questione (nella foto qui sopra) è addirittura sconsacrata.
Un popolo che trascura i suoi simboli trascura sé stesso.
Cordiali saluti.