il cavalcavia crollato sulla Strada Statale 36 Milano-Sondrio ha provocato la morte di una persona ed il ferimento di tante altre, compresi tre bambini.
Il fatto è avvenuto non lontano da Lecco
Ora, è iniziato il valzer delle polemiche.
Già alcuni addetti ai lavori hanno segnalato a chi di dovere problemi strutturali al cavalcavia in questione.
Il problema è che oggi vi è un rimpallo di responsabilità tra l'ANAS e la Provincia di Lecco.
Siamo sempre alle solite.
La burocrazia è lenta e l'Italia crolla.
Il discorso vale per il cavalcavia di Lecco, per la Strada Provinciale 30, che passa qui per Roncoferraro (Mantova) e che è crollata all'altezza del canale "Molinello", per le scuole e gli edifici pubblici del Centro Italia che sono crollati a causa del sisma nonostante siano stati ritenuti "anti-sismici", per l'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e per le autostrade siciliane, come la A18 Messina-Catania e la A20 Messina-Palermo.
Per esempio, conosco bene la situazione di quest'ultima, che ha problemi di staticità nelle gallerie (già alcune di esse sono state ristrutturate radicalmente per pericolo di crollo) e ai viadotti, come il viadotto "Ritiro".
Dov'è il monitoraggio del territorio?
Inoltre, ci sarebbe da chiedersi cosa facciano i burocrati.
Non è possibile che si debba sempre agire dopo che un problema si è manifestato non per cercare di fare sì che manifesti.
Cordiali saluti.
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