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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 25 ottobre 2016

Forza Goro!

Cari amici ed amiche,

a Goro (in Provincia di Ferrara) non vogliono gli immigrati clandestini.
Gli abitanti del paese hanno fatto le barricate e hanno vinto.
Gli immigrati clandestini sono stati mandati altrove.
Il capo del dipartimento dell'immigrazione del Ministero degli Interni, Mario Morcone, insulta i cittadini di Goro, dicendo: "Sono una vergogna!".
A Morcone mi sentirei di dire che non dovrebbero essere semplici cittadini di Goro vergognarsi.
Questo governo, di cui egli è rappresentante, con il ministro Angelino Alfano, sta riempiendo il nostro Paese di immigrati clandestini, i quali non lavorano e (quindi) non producono ricchezza...o meglio la fanno produrre solo per chi ha interesse nel fenomeno migratorio.
Tutto ciò avviene mentre noi italiani siamo nei guai.
Non dovremmo essere gli abitanti di Goro a vergognarsi.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Io capisco i cittadini di Goro, ma non riesco a comprendere lei. Riduce tutto alla ricchezza e ai soldi, ciò che in questa materia resta sicuramente in secondo piano. Viene in rilievo, infatti, il problema di valori personali e morali (come quelli dei profughi), il problema dei clandestini che non hanno diritto a stare qui (e che alimentano la delinquenza, il degrado delle città, nonché le spese pubbliche)...e lei di cosa parla? Di solidi, soldi e soldi. Proprio quei soldi che hanno consentito ai petrolieri arabi di comprarsi mezzo paese e dunque di piegare il nostro futuro alle loro scelte, in una parola: piegare il nostro futuro all'islam. È il capitalismo esasperato e senza limiti (che ha stravinto e si impone senza contrappesi in questa epoca) ad aver segnato il tramonto della nostra civiltà e delle nostre tradizioni (vedi la globalizzazione). Quando dunque parla di tutti questi immigrati che pongono serie riflessioni sul futuro culturale e religioso (oserei dire biologico!) del nostro paese, io la capisco. Ma la capisco molto meno quando lei non riesce a capire che il vero pericolo per la nostra identità sono proprio i denari che arrivano da fuori e in particolare dal mondo arabo. Del resto, con due squadre di calcio in mano ai cinesi e il più prestigioso quartiere in mano ai qatarioti, che fine ha fatto la milanesità? Ho l'impressione che lei stia molto attento a curare la febbre (gli immigrati), ma molto poco attento a curate il tumore (i petroldollari) che sta devastando gli organi interni del corpo-paese. Sa cosa penso? Che tra lei e i buonisti di sinistra non c'è davvero differenza: entrambi, con motivazioni diverse, state preparando il funerale della nostra civiltà europea e cristiana. Il capitalismo senza limiti è un disastro per le identità nazionali. La ricchezza, il denaro, sono importanti, ma vengono dopo i valori morali e religiosi. Penso ancora al suo considerare eutanasia, aborto ecc non priorità...c'era altro a cui pensare: ai soldi naturalmente! Così si finisce per adorare il denaro, il quale davvero diviene, un questi casi, sterco del diavolo. Oggi è così: lei adora lo sterco del diavolo, non c'è niente che venga prima di esso. W la cristianità. Scusi i toni duri, ma scrivo ciò che penso. A volte la condivido, altre no: è arrivato perfino a difendere bush per il disastro iraqeno dicendo che aveva commesso un errore (costato migliaia di morti, la distruzione di un paese la destabilizzazione dell'area e...altri milioni di profughi diretti nell'europa cristiana!). A questo punto assolviamo anche obama e completiamo la frittata: tutti commettono errori e tali sono anche quelli in Libia e siria, no?! Lei guarda il dito e non la luna. Tante volte la condivido, altre volte decisamente no: ha una veduta a volte troppo corta.

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  2. Sul capitalismo, la colpa è anche nostra, di noi italiani.
    Mentre nel mondo si fa ricerca e si cerca di favorire l'impresa privata, qui da noi, per colpa di un sistema malato, l'impresa privata è penalizzata. Pensiamo al fisco.
    Ora, io sono uno di quelli che dicono che i soldi non sono idoli da adorare ma che non sono neppure lo sterco del diavolo.
    Dipende tutto da come si pone il denaro e da come lo si usa.
    Nemmeno Gesù Cristo condannò i ricchi e la ricchezza in sé.
    Semmai, egli condannò la superbia, l'avarizia e l'ingordigia, che sono peccati capitali.
    Il denaro non deve essere idolatrato ma quando manca si sente.
    Mentre agli immigrati clandestini (i profughi veri sono solo il 3% di tutta la gente che arriva) viene dato tutto, ci sono disoccupati e famiglie italiane che sono in crisi.
    Ci sono imprenditori, uomini che hanno fatto fortuna con il lavoro onesto, che si sono suicidati perché falliti.
    Le pare normale ciò? A me non pare normale.
    Dire no ad aborto ed eutanasia è priorità.
    Con la vita delle persone non si scherza.

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