il premier Matteo Renzi sembra Wanna Marchi. Anzi, egli è l'"erede culturale" di Wanna Marchi.
Ha promesso la felicità con il suo Decreto fiscale fatto firmare ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e invece non cambierà nulla.
Anzi, come riporta "Il Giornale", le cose potrebbero anche peggiorare.
Più soldi per i centri di accoglienza per i migranti. Nel decreto fiscale, firmato ieri dal Quirinale e ora passato all'esame delle Camere, si prevede che le risorse destinate all'attivazione, la locazione e la gestione dei centri di accoglienza per stranieri irregolari (per degli stranieri che sono arrivati qui da noi clandestinamente) siano incrementate di 600 milioni nel 2016.
Inoltre, quale concorso dello Stato agli oneri che sostengono i Comuni che accolgono i richiedenti asilo è autorizzata la spesa di 100 milioni per il 2016 e l'istituzione di uno specifico fondo. Un decreto del ministero dell'Interno definirà le modalità di riparto delle risorse per un massimo di 500 euro a richiedente.
Tra le altre misure contemplate dal decreto, c'è poi la mancata rottamazione delle cartelle relative alle multe. Tra i carichi esclusi compaiano appunto "le sanzioni amministrative per violazione del Codice della strada". Il decreto prevede poi lo scioglimento di "Equitalia" dal primo luglio 2017: al suo posto nascerà l'"Agenzia delle Entrate-Riscossione". Ma, come è già stato rilevato sulle pagine del Giornale, cambierà solo il nome ma la sostanza sarà la stessa.
Ergo, noi italiani continueremo ad essere bastonati da questo fisco.
Anzi, l'"Agenzia delle Entrate-Riscossione" sarà pubblica, quindi pagata da noi.
Peggio di così non si può andare.
Renzi è il perfetto imbonitore che fa la grande promessa e che poi fa l'esatto contrario.
Qui in Italia c'è certo moralismo secondo cui "chi ha i soldi è un ladro ed evasore fiscale".
Quindi, secondo questo moralismo, chi ha i soldi deve pagare perché "colpevole di avere tolto soldi alla società", cosa che in linea di massima non è vera.
Una persona che si è arricchita con il lavoro, con un buon affare, con l'eredità o con una manovra fortunata ad un gioco a premi non ha rubato nulla.
Per i sostenitori di questo moralismo, invece, "chi ha i soldi è un ladro a prescindere da tutto".
La sinistra italiana porta avanti pedissequamente questo moralismo e, al di là delle parole, Renzi non fa eccezione.
Questo rischia solo di favorire l'evasione fiscale.
Cordiali saluti.
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