Cari amici ed amiche,
Silvio Berlusconi, il presidente di Forza Italia ed ex-premier (l'ultimo che ha avuto una vera legittimazione tramite voto democratico) ha parlato di riforme e della "riforma" che l'attuale premier Matteo Renzi ci vuole propinare.
Queste sono le sue parole salienti:
"Il 4 dicembre tutti dovrebbero andare a votare e votare NO, per poi fare una vera riforma.Quella che noi proponiamo è una riforma seria, capace di incidere veramente sul funzionamento delle istituzioni e sui loro costi, ma soprattutto in grado di aumentare, e non di diminuire, la sovranità degli elettori. E questo significa che la nuova riforma condivisa dovrà contenere:
1) l’elezione diretta del Presidente della Repubblica;
2) un vero taglio dei parlamentari, che vanno ridotti di oltre la metà;
3) il vincolo di mandato, per cui un eletto non può cambiare bandiera senza dimettersi;
4) la fissazione di una percentuale massima della pressione fiscale sul Pil, che nessun Governo potrà superare;
5) una vera riforma delle Regioni, che oggi sono diventate un’altra grande e costosa burocrazia.
Questi sono i cambiamenti di cui l’Italia ha davvero bisogno.
Per realizzarli, bisogna liberare il campo da questa riforma sbagliata, mal scritta e addirittura pericolosa perché, con il combinato disposto della attuale legge elettorale, potrebbe determinare una deriva autoritaria con un uomo solo al comando, cioè una vera e propria dittatura della sinistra.".
Riguardo alle Regioni, io sarei per l'attuazione di un vero federalismo che le responsabilizzerebbe.
Comunque, quando dice che non c'è alternativa alla sua "riforma", Renzi mente spudoratamente, pervicamente e senza vergogna.
La "riforma" di Renzi non taglierà i costi della politica. Pensiamo alle Regioni a statuto speciale che potranno spendere e spandere senza ritegno.
La "riforma" di Renzi non cambierà questa porcheria, come non ne cambierà tante altre.
Cordiali saluti.
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