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lunedì 24 ottobre 2016

Dopo il Muro del Pianto, l'UNESCO farà il bis...e l'Italia farà un'altra figuraccia?

Cari amici ed amiche,

come riporta  un articolo di Fiamma Nirenstein su "Il Giornale",  dopo la folle risoluzione che dice che il Muro del Pianto di Gerusalemme non ha alcun legame con l'Ebraismo, l'UNESCO è pronta a votare un'altra risoluzione che negherà il legame tra la medesima città e gli ebrei e noi cristiani.

Una volta portato a casa il bel risultato antisemita ed anti-giudaico del Comitato Esecutivo dell'UNESCO, adesso, a una sola settimana di distanza, mercoledì, con in testa l'World Heritage Commitee dello stesso organismo per rafforzare la menzogna si andrà a votare di nuovo la risoluzione più "allucinante" (parola di Matteo Renzi, dopo la sua tardiva reazione) che ci possa essere: quella per cui gli ebrei e noi cristiani non abbiamo nulla a che fare con Gerusalemme, e col suo patrimonio culturale e archeologico.
Mercoledì, la nuova risoluzione non metterà alla prova l'Italia perché il comitato che vota è formato da 21 stati di cui l'Italia non fa parte. Ed è sicuro, se si guarda la lista, che non ci saranno neppure quelle consolazioni che aveva sottolineato l'ambasciatore israeliano all'UNESCO, Carmel Shama-Hacohen per la precedente deliberazione: il Monte del Tempio viene chiamato nella nuova risoluzione col nome musulmano "Al Aqsa Mosque e Al Haram al Sharif", e viene definito "un luogo santo musulmano di preghiera". Almeno la settimana scorsa nel testo c'era un passaggio (periferico) che parlava dell'"importanza della Città Vecchia di Gerusalemme per le tre religioni monoteiste". Adesso questo passaggio è sparito e si è deciso di attribuire a Gerusalemme solo il legame con l'Islam. Il Messico e il Brasile che si sono anch'esse pentite di aver votato "si", oltre all'Italia, astenuta, non sono membri del comitato. Netanyahu che dopo la decisione di Renzi gli ha telefonato per esprimergli apprezzamento, ha aggiunto che se i Palestinesi continuano a scegliere questo "pericoloso sentiero, cioè una jihad diplomatica contro il popolo ebraico, si dovranno accorgere che le sorprese dell'ultima settimana da parte del Messico e dell'Italia non sono che l'inizio".
Ora, l'Italia non farà parte del Comitato Esecutivo dell'UNESCO ma potrebbe benissimo dire la sua protestando contro la decisione in favore di quella folle risoluzione.
Anzi, se l'Italia avesse un governo serio e con la spina dorsale, protesterebbe con l'UNESCO (che rischia di non essere più credibile) ed arriverebbe a chiudere i rapporti con quell'organo, in segno di solidarietà con Israele.
Purtroppo, l'Italia non ha un governo serio e con la schiena diritta.
Cordiali saluti. 



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