Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

domenica 23 ottobre 2016

Che fine ha fatto il vecchio tratto dell'Autostrada A1 all'altezza di Monzuno?


Cari amici ed amiche,

nel 2007, è stato terminato l'ammodernamento del tratto dell'Autostrada A1 Milano-Napoli che è compreso tra Sasso Marconi e la località La Quercia, nella zona dell'Appennino bolognese.
Ora, il tratto in questione è stato ammodernato con la costruzione di quattro viadotti ("Reno", "Lama di Setta", "Vado" e "Campolungo"), quattro gallerie naturali ("Monte Mario", "Allocco", "Vado" e "Campolungo") ed una galleria artificiale ("Gardelletta").
Ciò ha comportato delle dismissioni.
Per quanto concerne la vecchia porzione che si trova all'altezza di Sasso Marconi (e che è bypassata dal viadotto "Reno" e dalla galleria "Monte Mario") vi è stata una riqualificazione come raccordo autostradale per la Strada Statale 64 "Porrettana".
Il resto, invece, che fine ha fatto.
Il resto si trova all'altezza di Monzuno.
La foto qui sopra mostra l'imbocco sud della nuova galleria a doppia canna "Campolungo", che è indicato dalla freccia azzurra.
A lato si vede l'imbocco sud della vecchia galleria a doppia canna "Campolungo", che è cerchiato in azzurro.
A lato dell'imbocco della vecchia canna nord, quello che non è stato coperto dai materiali di risulta depositati sulla vecchia carreggiata sud, vi è un altro piccolo tunnel antico.
Me lo ricordo molto bene, avendo percorso l'autostrada in questione tante volte.
Non vorrò sembrare poetico ma quell'autostrada è per me il "sentiero dei ricordi".
L'avevo percorsa di giorno, di sera e di notte, per andare in Sicilia da mia nonna e anche dopo la sua morte.
L'avevo percorsa più volte per le vacanze e in occasioni assai più spiacevoli, come quando era morta mia nonna, nel 1997.
L'anno successivo, in occasione di una gita in Toscana con la mia classe, l'avevo percorsa anche con la neve.
Quando nevica sull'Appennino c'è da avere paura.
Ora, passiamo dalla poesia a cose più prosaiche.
Io continuo a chiedermi che fine abbia fatto il tratto che si trova all'altezza di Monzuno.
Va ricordato che un'infrastruttura caduta in disuso rischia di diventare zona degradata.
Mi vengono in mente le due vecchie gallerie dell'Autostrada A4 Torino-Trieste, le gallerie dei Colli Berici, che si trovano all'altezza di Vicenza.
Negli anni '90, i tunnel in questione erano stati rimpiazzati da altri nuovi ed erano stati dismessi.
Solo in seguito, essi sono stati riqualificati per la nuova tangenziale di Vicenza.
Nel periodo in cui erano inutilizzati, i tunnel erano zone degradate ed (per esempio) si facevano rave party (ovviamente illegali) con giri di droghe di ogni tipo.
Da quelle poche informazioni che ho preso, quella porzione di autostrada dovrebbe essere trasformata nella nuova sede della Strada Provinciale 325 della Val di Setta e Val di Bisenzio, che verrebbe ricavata da una delle due carreggiate. L'altra carreggiata sarebbe così chiusa totalmente.
Però, ad oggi non si sa nulla.
Ora, io sono sempre stato dell'idea che un'infrastruttura dismessa non debba essere per forza demolita ma che possa essere riutilizzata, per il territorio e per risparmiare denaro.
Anche demolire costa.
Per esempio, un tratto di autostrada dismesso può diventare una superstrada, una strada normale o (addirittura) una pista ciclabile.
L'Appennino bolognese, che io ho visitato, è una zona molto bella da vedere.
La demolizione deve essere l'ultima opzione, nel caso che l'infrastruttura in questione sia davvero disastrata e inutilizzabile.
Una vecchia infrastruttura può diventare una risorsa per il territorio.
Cordiali saluti.


Nessun commento:

Posta un commento

Translate

L'unico problema è questa sinistra

© Khwanchai Phanthong's Images tramite Canva.com Come riporta " Atlantico Quotidiano ", questa sinistra si inventa un'emer...