Oggi è il giorno di Sant'Antonio da Padova (1195-1231).
Faccio gli auguri a tutti coloro che si chiamano Antonio, Antonia, Antonello o Antonella.
Sant'Antonio da Padova fu un Dottore della Chiesa e campione della fede cattolica.
In una sua predicazione del 1231, egli disse:
"La natura ci genera poveri, nudi si viene al mondo, nudi si muore. E' stata la malizia che ha creato i ricchi, e chi brama diventare ricco inciampa nella trappola tesa dal demonio."
Letta così, queste parole potrebbero sembrare che demonizzino chi è ricco.
In realtà, si deve leggere queste parole più nel profondo.
La ricchezza in sé non è nulla.
Ricchezza in sé cos'è?
Essa è metallo o carta a cui si dà un valore.
Il vero problema è la brama, intesa come mettere la ricchezza al centro di tutto.
Proprio a Sant'Antonio fu legato un fatto miracoloso.
Il Santo stava predicando in Toscana e giunse una notizia della morte di un usuraio.
Sant'Antonio condannava l'usura.
Egli disse che quell'usuraio non poteva essere sepolto in terra consacrata e disse che per lui si era verificato quanto aveva detto il Vangelo, ossia: "Dov'è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore".
I chirurghi allora aprirono il petto del cadavere e non trovarono il cuore.
Il cuore fu trovato nel forziere del denaro.
Il pensiero di Sant'Antonio è attuale, almeno qui in Italia.
L'usura e la corruzione sono due mali che corrodono la nostra società ma va detto anche che di fronte ad uno Stato che tassa tanto, non dà servizi, che è burocratizzati oltre i limiti e non garantisce una giustizia giusta, l'usura e la corruzione possono essere viste come "soluzioni".
Questo è male!
Un cattivo governo favorisce la nascita di situazioni di illegalità.
Forse, noi dovremmo rivederci come persone, come società e come Stato.
Cordiali saluti.
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