They have a dream ....
Come già Costantinopoli nei secoli passati, anche Roma sarà un giorno conquistata dai seguaci dell’Islam: lo ha affermato un predicatore di Hamas in una moschea di Jabalya (Striscia di Gaza) all’inizio del mese e in Israele alcuni brani della sua predica sono stati distribuiti via internet da Memri, un centro studi specializzato nel monitoraggio e nella traduzione dei mezzi di comunicazione in lingua araba.
“La profezia della conquista di Roma resta valida, a Dio piacendo. Così come Costantinopoli fu conquistata 500 anni fa, anche Roma lo sarà”, ha detto il predicatore nel suo sermone. Il predicatore in questione, Osama Hammad, è considerato un esponente della corrente massimalista di Hamas e uno dei fondatori del suo braccio armato, Brigate Ezzedin Al Qassam. Ma il riferimento al futuro di Roma, viene spiegato a Gaza, ha radici nella dottrina islamica e non ha carattere “operativo”, come potrebbe apparire invece dalla citazione circolata in Israele.
Il Giornale-Blog Hurricane.
Cari amici ed amiche,
l'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione un articolo del sito "Tempi.it" che è intitolato "Così Al Jazeera vuole invadere l’Europa. Passando attraverso le porte spalancate dell’Italia e del suo calcio".Ringrazio di cuore Angelo.
Oggi, l'Europa è molto vulnerabile.
Di fronte a questo islamismo sempre più aggressivo, l'Europa si sta mostrando debole e remissiva.
Poiché in Europa non girano più i soldi, arrivano i mercanti arabi pronti ad investire nelle aziende e nelle società di calcio europee.
Questo fa sì che noi europei dipendiamo di fatto dagli Arabi.
A ciò si unisce l'immigrazione clandestina dai Paesi nordafricani e del Medio Oriente.
Lo stesso Ministro degli Interni Angelino Alfano (che è stato un fautore della pessima operazione "Mare Nostrum") ha ammesso che con i clandestini (io non li chiamo profughi) ci possono essere dei terroristi.
Ora, molti terroristi ricorrono alla Taqyyia, alla possibilità di nascondere le proprie vere convinzioni.
Questo li rende assai più pericolosi.
A ciò. si unisce la laicizzazione dell'Europa, che di fatto ha rinnegato le sue radici .
Il fatto che vi sia una laicizzazione non toglie la domanda di fede delle persone e l'Islam può intercettare questa domanda di fede.
Questa cosa sta avvenendo.
Leggete l'articolo de "Il Foglio" che è intitolato "I cattolici praticanti spariscono, le chiese diventano moschee".
Esso riporta dati agghiaccianti sull'Europa che si sta islamizzando.
Questo è determinato anche dalle influenze delle idee del secolo scorso.
Angelo Fazio ha riportato su Facebook questo testo di Alexandre Del Valle:
"L’Occidente giudaico-cristiano, indistintamente associato all’imperialismo americano, al sionismo, all’Europa coloniale o al capitalismo e al mercato economico, non è mai stato così tanto detestato
e contestato da una simile pletora di individui che lavorano alla sua catartica distruzione. Tale odio, specchio capovolto dei valori liberali e individuali incarnati dall’Occidente considerato responsabile di tutti i mali della terra, riunisce nella contestazione che lo fomenta le tre famiglie totalitarie dell’"iperantioccidentalismo", i cui colori si sovrappongono come in un cocomero.
Il verde della scorza è il colore dell’islamismo radicale, eroe ineguagliato dell’antiegemonismo che grazie alle «rappresaglie» di al-Qa’ida contro gli yankee, o la "resistenza" del jihad iracheno, di Hamas e degli Hezbollah, sfida il Golia israeliano. Il rosso della parte interna è il colore del comunismo rivoluzionario e della nuova sinistra terzomondista: dal crollo dell’Unione Sovietica la rivoluzione rossa non è mai stata così aggressiva. Non ha ancora pronunciato l’ultima parola ma lo farà, se è necessario, usando la lingua dell’Islam, in nome dell’Unione dei Revanscisti pronti a tutto pur di far cadere l’Impero occidentale, anche ad allearsi con quel Diavolo in cui i suoi seguaci non credono.
Il colore nero del centro, o piuttosto dei suoi semi, è quello delle camicie nere della barbarie nazifascista – un contributo che gli alleati «progressisti» degli islamico-rivoluzionari non vantano, professionisti quali sono della «reductio ad hitlerum» e della strumentalizzazione del dolore ebraico con cui tentano di opprimere il popolo d’Israele e il sionismo. Il verde della copertura non è solo quello dell’islamismo, ma più in generale della lotta condotta contro i sionisti e gli americani. L’innocenza vittimistica e la condizione dei presunti "oppressi" rappresentano un alibi formidabile per giustificare la barbarie commessa contro i supposti "oppressori" sionisti americani e occidentali.
Questa nuova configurazione totalitaria trasversale «rosso-nero-verde» riunisce, quindi, contro un unico nemico famiglie ideologiche che si basano su principi opposti, ma che sono accomunate da un obiettivo negativamente ben definito: la distruzione del sistema politico della democrazia liberale/pluralista, la demonizzazione d’Israele e del sionismo, e infine la denuncia dell’"imperialismo americano-sionista". Il principale, o centrale, polo magnetico d’attrazione di questa Triplice alleanza è senza dubbio l’islamismo rivoluzionario; il quale minaccia il mondo libero e i musulmani, sue principali vittime, perché è l’estremismo più combattivo, più efficacemente violento e totalizzante presente sul "mercato rivoluzionario" antiamericano, antiliberale, antidemocratico, antiebraico, antisionista e antioccidentale.
Ma il "Nuovo Asse del Male" è più complesso di quello ricordato dall’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush, nel senso che esso costituisce una Coalizione di perdenti di vecchia data, una Convergenza ideologica di Totalitarismi e un Sindacato dell’Odio Universale.Il centro nevralgico di questa convergenza paradossale è prima di tutto l’odio totale nei confronti dell’Occidente liberal-capitalista "crociato", dominato dagli Stati Uniti e alleato d’Israele. Inoltre, rappresenta spesso una nuova forma di antisemitismo legittimato da cause più "progressiste", dopo il discredito subito dall’antisemitismo più sfacciato del periodo prebellico, travolto insieme al nazismo ma non ancora estirpato. Una conseguenza logica di queste fascinazioni e adesioni parallele è Carlos, il terrorista marxista che ha abbracciato un «islamismo rivoluzionario chiamato a ripulire il mondo". Nello stesso tempo il rivoluzionario neonazista e ideologo di Aryan Nation, David Myatt, invita i nostalgici dell’Asse e tutti i nemici dei sionisti ad adottare come lui la religione del jihad, la "vera religione marziale", quella che lotta nel modo più efficace contro gli ebrei e gli americani.
I discorsi dei terroristi marxisti o di alcuni neonazisti si islamizzano, invece la retorica di bin Laden e in generale degli islamisti, compresa quella del concorrente sciita di Osama, Ahmadinejad, è sempre più «marxista» e terzomondista, ispirata alla vulgata antisemita di estrema destra. A un altro livello geopolitico, il rivoluzionario «bolivarista» e discepolo di Fidel Castro, Hugo Chávez, il principale alleato del presidente iraniano Ahmadinejad, tenta a colpi di petroldollari iraniano-venezuelani di coinvolgere l’America Latina e il Terzo Mondo nella rivoluzione rosso-verde antigringos e anticapitalistica. I loro rancorosi seguaci sono già numerosi nel continente: da Rafael Correa in Ecuador a Evo Morales in Bolivia, passando per la rivoluzione "zapatista" degli indios ribelli del Chiapas, in Messico, fino ai terroristi colombiani neocastristi delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia), che finanziano la loro "rivoluzione" a colpi di sequestri e di narcotraffici.
In un primo momento ci si chiede cosa possa legare movimenti che ideologicamente sono così opposti: materialisti atei di estrema sinistra, teocratici islamisti del Terzo Mondo e neofascisti occidentali fautori della lotta razziale, della superiorità dell’uomo bianco e violentemente anticomunisti. In realtà, essi si sono avvicinati gradualmente: un’alleanza tattica nero-verde stretta nel 1941 tra il Gran Muftì di Gerusalemme e il Terzo Reich; e una successiva alleanza rosso-verde nell’ambito di unioni "islamico-progressiste" contro il mondo libero. In un secondo tempo, poi, si sono formate convergenze ideologiche sulle tre grandi questioni trasversali: la causa palestinese – e di conseguenza l’antisionismo e la giudeofobia; l’antiamericanismo e l’antioccidentalismo, e infine il negazionismo. Infatti, simili alleanze imparziali o convergenze tra questi tre gruppi ideologici non sono recenti.
È innegabile che gli avvenimenti dell’inizio di questo secolo e della fine del secolo precedente abbiano concorso a una loro coalizione: l’inizio della Seconda Intifada al-Aqsa nel settembre del 2000; gli avvenimenti dell’11 Settembre 2001 che hanno segnato la fine dell’inviolabilità del santuario strategico americano; l’invasione dell’Afghanistan nel 2001 e la seconda guerra in Iraq nel marzo del 2003. Essi si saldano all’abbattimento del regime di Saddam Hussein e alla rivolta jihadista-islamista; al ritorno dei talebani e alla contaminazione del jihad iracheno in Afghanistan; a un’ondata di antiamericanismo e a una ripresa delle forze di estrema sinistra (governative o terroristiche) in America Latina; a un’eccessiva importanza attribuita alle caricature di Maometto sia nei paesi musulmani che presso l’ONU; alla crescita della forza degli Hezbollah e di Hamas in Medio Oriente e del loro padrino iraniano, ben presto detentore dell’arma atomica; quindi al bombardamento programmato dell’Iran "ribelle".
(Tratto da "Alexandre Del Valle, Verdi, Rossi, Neri. Le convergenze degli estremismi antioccidentali: islamismo, comunismo, neonazismo", Lindau 2009)".
L'ideologie del secolo scorso (nazismo e comunismo) hanno corroso la cultura dell'Europa, portando avanti quella scristianizzazione che iniziò con la Rivoluzione francese. e che oggi sta aprendo la strada ad un'islamizzazione dell'Europa.
Ciò è accompagnato anche dall'aumento dell'antisemitismo in Europa.
A tal proposito, vi segnalo l'articolo de "La Nuova Bussola Quotidiana" che mi è stato segnalato da Angelo Fazio (che ringrazio) e che è intitolato "Antisemitismo islamico, esiste dai tempi di Maometto".
Termino, con una nota che riguarda il mio Comune, Roncoferraro, Mantova.
La Prefettura ha praticamente imposto che nella località di Barbasso una parte dei "presunti profughi" (che in realtà sono degli immigrati clandestini) sia alloggiata negli appartamenti della Curia, con il placet di quest'ultima e del Comune.
Ora, visto quanto scritto prima, non ci si rende conto della situazione?
Cordiali saluti.
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The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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sabato 7 giugno 2014
Occidente difenditi...o finisci male!
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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