Cari amici ed amiche.
Grazie all'amica Irene Bertoglio, sono venuto a conoscenza del sito internet "Pro Life news".
Irene ha messo su quel sito l'intervista che le avevo fatto su questo blog.
La ringrazio di cuore dell'attenzione rivoltami e della stima, che è reciproca.
Essere pro-life è un dovere di ogni persona che crede nella civiltà.
I sostenitori dell'aborto dicono che esso sia un "segno di civiltà".
Ora, non c'è nulla di più falso.
Infatti, anche il nazismo ricorreva all'aborto, come ricorre all'aborto anche la Cina comunista.
Sia la Germania nazista che la Cina comunista non sono da prendere come esempi di civiltà.
Inoltre, non è detto che l'aborto sia terapeutico per quelle puerpere che sono in pericolo di vita.
Anzi, vi sono casi in cui le madri vengono fatte abortire e muoiono lo stesso.
Così, i medici fanno morire due persone, la madre ed il bambino.
Dove sta la "terapia" per la madre.
Oltretutto, una madre che abortisce rimane segnata a vita, non solo nel corpo.
Io penso che prima di tutto serva la parola.
I sostenitori dell'aborto parlano di esso come un segno di civiltà e fanno della gran letteratura, per spacciarlo come tale.
Noi anti-abortisti dobbiamo dire la nostra.
Anche noi dobbiamo usare la parola, per fare capire che l'aborto è un crimine.
Oggi, ci sono delle vere e proprie lobbies pro-aborto.
Il caso Sallusti lo dimostra.
Per avere pubblicato un articolo con cui è stata criticata una sentenza di un giudice che era pro-aborto, il direttore de "Il Giornale" Alessandro Sallusti è ora agli arresti domiciliari e rischia il carcere, dopo l'evasione con cui ha tentato di andare alla sede del quotidiano che egli dirige.
E' evidente che ci siano delle lobbies pro-aborto.
Anche noi anti-abortisti dobbiamo fare lobby, per difendere la vita.
Qui non si deve scherzare!
La parola può servire.
Gli abortisti la usano per la loro "cultura della morte".
Noi dobbiamo fare altrettanto, ma per portare la cultura della vita.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
sallusti ha diffamato ossia ha detto menzogne. C'è una bella differenza! Il discorso pubblico verteva sulla tipologia della pena (il carcere), giammai sul merito del suo articolo.Li stesso infatti ha ammesso di aver sbagliato. Scrivi inesattezze e non mi pronuncio sulla tua buona o mala fede. Ma se scrivi inesattezze immediatamente l'articolo scende di livello. Peggio per il suo autore (ossia tu). Lo stesso è accaduto a sallusti, unanimamente riconosciuto pseudo-giornalista, visto che è al servizio di un politico.
RispondiEliminaDenunciami!
RispondiEliminaPerché non mi denunci?
Però, dopo dovrai metterci la faccia!