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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 4 aprile 2014

Il castello di Roncoferraro

Cari amici ed amiche.

Il municipio di Roncoferraro (Mantova) risulta rialzato rispetto al resto del paese.
Infatti, esso poggia su una struttura a volte, una struttura che una volta veniva usata come ghiacciaia.
Questa ghiacciaia appartenne al castello di Roncoferraro.
Ora, a Roncoferraro ci fu un castello e la sua funzione era quella di difendere la città di Mantova.
In realtà, possiamo dire che intorno alla città di Mantova ci sia stata una rete di castelli e torri di guardia, come la Repubblica marinara di Ancona.
La Repubblica marinara di Ancona ebbe intorno alla sia capitale (Ancona) una rete di castelli (Monte San Vito, Fiumesino, Barcaglione, Camerata, Castel Sant'Emilio, Falconara, Agugliano, Polverigi, Offagna, Bolignano, Camerano, Poggio, Massignano, Varano, Sirolo, Numana, Paterno, Sappanico, Gallignano e Monte Sicuro) che protessero la città.
Lo stesso discorso valse per Mantova.
Infatti, sempre nel territorio di Roncoferraro, nella frazione di Casale, vi era una torre di guardia.
Questa torre esiste ancora oggi ed è il campanile della locale chiesa.

Casale era vicino a Governolo, che nel Medio Evo si trovava sul Po ed era un'importante zona di scambio commerciale.
Quindi,  all'epoca, Roncoferraro era relativamente vicina al Po e al Veneto.
Fino al 1391, nel Vicino Comune di Villimpenta vi erano i veronesi.
Il castello scaligero ancora oggi lo testimonia.
Lo stesso discorso valse anche per Castelbelforte, che già esisteva nel XII secolo e che fu un avamposto mantovano verso il territorio di Verona.
Esso fu a lungo conteso tra mantovani e veronesi.
Ad Ostiglia vi era un altro castello degli Scaligeri.
Esso rimase agli Scaligeri fino al 1387, anno in cui il signore di Verona Antonio della Scala (1362-1388) fu deposto per volere dei cittadini.
Una leggenda narra che nel 1387 uno stormo di cornacchie attaccò i vessilli della famiglia Della Scala che erano sul castello di Ostiglia.
Questo fatto fu visto come un oscuro presagio che si avverò proprio con la caduta di Antonio della Scala.
Quindi,  Roncoferraro fu un avamposto strategico.
Ora, proviamo ad immaginare quali forme avrebbe potuto avere il castello.
Essendo un'opera puramente difensiva, l'aspetto della struttura sarebbe stato piuttosto spartano, con un torrione di guardia.
Le sue dimensioni non sarebbero state molto grandi.
Probabilmente, quel castello avrebbe avuto intorno un fossato.
Se fosse vero, ciò avallerebbe la tesi secondo cui vi sarebbe un tunnel sotterraneo che congiungerebbe quello che oggi è il municipio di Roncoferraro alla pieve dei Santi Cosma e Damiano di Barbassolo.
Quel tunnel avrebbe avuto la funzione di alimentare il fossato e di via di fuga in caso di assedio.
Non lo sapremo mai!
Con il dominio austriaco del territorio mantovano (che iniziò nel 1707), il castello fu demolito e le sue pietre servirono a rinforzare le difese di Mantova.
Un pezzo di storia resta così occulto.
Cordiali saluti.




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