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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 16 aprile 2014

Beppe Grillo, parla Pierluigi Battista



Cari amici ed amiche.

Sul sito "Informazione Corretta", ho trovato questa riflessione di Pierluigi Battista, giornalista del "Corriere della Sera":

"Il meglio che si possa dire verso l’uso sconsiderato che Beppe Grillo ha fatto di Primo Levi è che si tratti di una patetica gaffe, di una manifestazione di ignoranza e di insensibilità. Solo per un po’ di polemica contro Renzi, si strumentalizza Auschwitz. Si manipola la storia. Si appiattisce tutto nella banalità. Ha ragione Renzo Gattegna, il presidente delle Comunità ebraiche italiane. Usare Levi e la Shoah per la campagna elettorale "solletica i più bassi sentimenti antisemiti".Vuole dire togliere significato alla persecuzione anti-ebraica: è questo il prezzo della banalizzazione. "Arbeit Macht Frei", dice la scritta che sormonta il cancello di Auschwitz ed è il motto che nella sensibilità collettiva vuol dire una cosa sola, la formula che sintetizza la memoria dello sterminio. E Beppe Grillo che fa? Per rendere più incandescente lo scontro con il Pd, il governo e il patto tra Renzi e Berlusconi sulle riforme istituzionali, sostituisce quella scritta con "P2 Macht Frei". Una pura insensatezza, offensiva per giunta. Volutamente offensiva. E poi, non pago della goliardata, Grillo afferra Se questo è un uomo di Primo Levi, ne storpia il testo, lo parodizza, lo riduce a uno strumento miserabile di lotta politica, depotenziando il valore di testimonianza terribile che quel libro contiene. Non è antisemitismo classico. È indifferenza, è la cancellazione di un’intera storia di tragedie e di sangue per offrire una piattaforma alla campagna elettorale. Perché Grillo lo fa, forse perché è un antisemita? "Antisemita" è definizione troppo impegnativa, ma sovrana sciatteria nei confronti degli ebrei e della memoria di tutti, questo sì. L’avanguardia futurista voleva profanare i monumenti e spezzare i piedistalli. Il gesto di Grillo non ha invece nessuna dignità trasgressiva. Puro borbottio ignorante, che solletica certo, come dice Gattegna, un umore popolare che magari è ancora avvelenato contro le banche e le demoplutocrazie ("giudaiche"?). Del resto, non è la prima volta che Beppe Grillo costeggia pericolosamente la tentazione del luogo comune antisemita. Il suo blog rigurgita di veleni antiebraici. E se è vero che Grillo non ha direttamente la responsabilità di ciò che si scrive nel suo blog, è anche vero che un complottismo demenziale circola abbondantemente nelle corde dei seguaci del Movimento 5 Stelle, soprattutto quando si tratta di scaricare su singoli gruppi e individui le colpe della crisi: a cominciare dagli ebrei, naturalmente, sempre al primo posto nelle torbide fantasie cospirazioniste. Anche le accuse alla "lobby ebraica" sono state in passato appannaggio di Grillo, che ha accusato una volta la stampa occidentale di avercela con l’Iran perché imbeccata e manipolata da agenzie di disinformazione di matrice israeliana. Una stampa, affermò una volta, che aveva anche accettato passivamente una versione stravolta del pensiero di Osama Bin Laden. Se non giustificato, almeno compreso nelle sue motivazioni del leader del movimento grillino. Ieri la bravata che ha per vittime Primo Levi e la memoria della Shoah, la loro riduzione a volantini elettorali, la loro parificazione alle mediocri vicende della nostra attualità. Il rimpicciolimento della storia, la sua degradazione a pura trovata spettacolare è il sintomo di una malattia culturale che non è interamente riconducibile all’antisemitismo ma che con l’antisemitismo ha molti punti in comune. Sembra quasi una maledizione, la ripetizione degli schemi mentali più triti, la sensibilità appannata verso le tragedie che hanno sconvolto e deturpato l’umanità. Grillo non si scuserà e per gli ebrei non solo italiani sarà un’altra ferita. Un inutile e gratuito oltraggio. Meglio non abituarsi al peggio.".

Sono d'accordo non al 100% ma al 200% con questa riflessione. 
Questa riflessione fa il paio con il mio articolo intitolato "Bravo Morris!". 
Grillo sta facendo una campagna elettorale e la fa alimentando i peggiori istinti della società umana, anziché cercando di parlare alle teste della persone e con discorsi costruttivi.
Per esempio, Beppe Grillo ritiene che i No TAV non siano terroristi,  quando la verità è ben diversa.
Sta istigando all'odio in ogni dove, anche vomitando i veleni anti-ebraici.
Basti leggere anche i commenti sul suo stesso blog.
Quello che è peggio è il fatto che Grillo non si sia scusato minimamente di questo gesto.
Anzi, lui ha rincarato la dose,  dicendo che la Comunità ebraica ha un responsabile della comunicazione che è stupido ed ignorante.
Oltre ad avere sbagliato clamorosamente, Grillo non ammette l'errore commesso.
Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.
Cordiali saluti. 



2 commenti:

  1. Vorrei sapere se useresti parole diverse per consolare un bambino che perse il padre in un lager e per consolarne uno che perse il padre perché esso si tolse la vita in quanto non riusciva piú a mantenere lui e la famiglia.
    Grazie,
    Andrea

    RispondiElimina
  2. Ma scusa tanto? Ma ti sembra giusto fare quello che ha fatto Grillo?
    Su fatti gravissimi come la Shoah non si scherza!
    Grillo avrebbe potuto usare un altro modo, per comunicare il suo pensiero.

    RispondiElimina

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.