L'onorevole Lara Comi (Forza Italia) ha fatto questa riflessione:
"100 anni dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Appena concluso il dibattito al Parlamento Europeo nel quale abbiamo riflettuto su un conflitto che ha devastato il continente causando oltre 18 milioni di vittime. L'Europa è riuscita a mantenere la pace al suo interno per oltre 60 anni e gli Stati hanno scelto la via del dialogo. Un risultato non da poco.".
Sono d'accordo con l'europarlamentare Comi nel dire che effettivamente l'Unione Europea abbia contribuito a mantenere la pace in Europa.
Però, ci sarebbe da dire altro.
Così com'è, l'Unione Europea non va.
Il fatto che l'Euro sia gestito da una banca privata (e non da una vera banca centrale) è un problema.
O si riforma l'Euro o rischia di saltare tutto.
Questo Euro, infatti, si è legato agli interessi di quegli Stati nordeuropei che si sono imposti, come la Germania, proprio perché non è sorretto da una vera banca centrale, come la Federal Reserve degli Stati Uniti d'America.
Inoltre, l'Unione Europea non menziona nella sua Costituzione le radici giudaico-cristiane, uno dei cardini della sua storia e della sua cultura.
Inoltre, vanno difese le identità culturali dei singoli Stati, senza fare le omologazioni imposte da Bruxelles.
L'Italia è altra cosa rispetto alla Germania e la Grecia è altra cosa rispetto alla Svezia.
Perché duri, il progetto europeo deve cambiare.
Se esso non cambiasse, sarebbe a rischio il suo futuro.
E' proprio l'europeismo acritico a favorire l'euro-scetticismo.
E' proprio l'europeismo acritico a favorire l'euro-scetticismo.
Cordiali saluti.
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