L'ho fatto partendo da un acquisto che ho fatto ieri: il libro intitolato "Storia dell'ebreo errante" di Riccardo Calimani.
L'ho preso anche perché voglio capire me stesso, viste anche le mie presunte (e lontane) origini ebraiche.
Una delle tante cose che ammiro degli ebrei è la difesa della loro identità.
Essi sono attaccati ai loro valori.
Noi, Occidentali, Europei, Italiani e "cristiani", siamo attaccati ai nostri valori.
Io ne dubito.
Infatti, per alcuni di noi, parlare di "identità" è diventato quasi un atto di "razzismo", di "fascismo" e di "nazismo".
Però, la nostra storia è sotto gli occhi di tutti.
Ogni città del nostro Paese ha al centro una cattedrale.
Ogni villaggio ha al centro una chiesa.
Inoltre, vi è anche un patrimonio letterario e culturale che mette in mostra le nostre radici.
Per esempio, qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova, è stato fatto il "rogo dla vecia" per l'Epifania.
Questa tradizione ha una radice antica.
Questo non può essere negato.
Per questo motivo, io ho una grande ammirazione per gli ebrei ed Israele, uno Stato che non ha paura di dire quali sono le sue radici.
Termino, facendo un grosso augurio di pronta guarigione all'amica Silvia Morelli, che è alle prese con il morbo di Crohn e la fibromialgia.
Ella (come tutte le altre persone a me care) è presente nelle mie preghiere.
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