I comunisti? Dovrebbero leggere "L'Utopia"

All'articolo intitolato "Il doppiopesismo storico", sono arrivati questi due commenti:

"A me pare che i comunisti italiani abbiamo scritto la Costituzione e partecipato alla vita politica italiana senza mai mettere in discussione le regole democratiche. Si risparmi questi discorsi semplicistici da terza elementare.



Spero fortemente in una nuova stagione comunista in Italia come nel mondo. Del resto è una ideologia giovane (a differenza del bisecolare capitalismo), da qui gli errori applicativi. Ps Il Venezuela di Chavez è socialdemocrazia, mica comunismo. Magari lo fosse. Lei semplifica e fa confusione".

Se l'Italia diventasse comunista, io non le sarei fedele.

Lo dico a chiare lettere: io odio il comunismo.

Sia chiaro, non odio le persone comuniste.

Ho anche degli amici tra di loro.

Odio l'ideologia comunista.

Sarei pronto a dire una cosa del genere anche nel sacramento della confessione di fronte ad un prete.

Al prete, direi di odiare con tutte le mie forze il comunismo e di non pentirmi di ciò.

Potrei pentirmi dell'odio verso le persone (che è peccato) ma non verso le idee. 

Se l'Italia diventasse comunista, io la tradirei.

Un'Italia comunista non sarebbe la mia Italia.

Il fatto che anche i comunisti abbiano scritto la Costituzione non li scagiona dalle porcherie che hanno fatto in passato.

Penso alle foibe e al "Triangolo della Morte" in Emilia.
Il comunismo ammazza la libertà delle persone, oltre a negare diritti fondamentali di una società civile.

Ai comunisti, che si reputano tanto eruditi, consiglio di leggere l'opera di San Tommaso Moro che è intitolata "L'Utopia".

L'opera parla di un'isola chiamata Utopia in cui si vive su basi comunistiche.

Ebbene, lo stesso San Tommaso Moro ammise che un mondo del genere non si sarebbe mai potuto realizzare.

Infatti, l'eguaglianza non esiste poiché (grazie a Dio) ogni uomo è diverso dal suo prossimo.

In ogni posto in cui si è sviluppato, il comunismo ha portato solo morte, miseria e guerra.

Il caso del Venezuela di Chavez e Maduro è paradigmatico.