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mercoledì 30 gennaio 2019

Re Carlo I ed il cattolicesimo, un rapporto stretto?

Oggi, si commemora il martirio del re d'Inghilterra Carlo I Stuart (19 novembre 1600-30 gennaio 1649).
Ora, c'è chi sostiene che re Carlo I sia stato un cripto-cattolico.
Alcuni indizi potrebbero trovarsi proprio nell'immagine del frontespizio della sua opera "Eikon Basilike", che è qui raffigurata.
L'immagine mostra il re inginocchiato di fronte ad un altare.
L'altare ha sopra un libro che ricorda una Bibbia scritta in latino e non inglese.
Ora, la Bibbia in latino non sarebbe stata disegnata per caso.
Infatti, con le riforme di stampo protestante del 1549, del 1552 e del 1559, fu sdoganato l'uso della Bibbia in inglese, così come la lingua albionica sostituì quella latina nella liturgia.
Anche tutte le altre scritte che compaiono nell'immagine sono in latino.
Inoltre, nel cattolicesimo, l'altare maggiore è il punto più sacro della chiesa.
Infatti, su di esso si celebra l'Eucaristia, che nel cattolicesimo riconosce la presenza reale di Cristo nelle due specie (pane e vino) e la transustanziazione.
Secondo la dottrina della transustanziazione, Cristo è presente nelle due specie eucaristiche, il pane ed il vino,  che diventano anche nella loro natura corpo e sangue di Cristo.
Nel protestantesimo di ispirazione luterana, la presenza reale di Cristo non è messa in discussione ma è riconosciuta la consustanziazione, anziché la transustanziazione.
Per i luterani, infatti, Cristo è presente realmente nelle due specie, che però mantengono anche la loro natura di pane e di vino.
Per il protestantesimo zwingliano e calvinista, invece, la presenza reale di Cristo è negata e l'Eucaristia è solo un atto in memoria dell'ultima cena del Signore.
Ora, nella Chiesa anglicana, furono fatte delle riforme di stampo protestante.
L'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (2 luglio 1489-21 marzo 1556) cambiò la Chiesa d'Inghilterra, introducendo riforme di stampo protestante.
Nel 1549, egli approntò delle trasformazioni in senso luterano.
Nel 1551, furono introdotti anche principi del calvinismo.
La formula introdotta per l'Eucaristia fu questa: "Prendi e mangia [o bevi], questo è il ricordo che Cristo morì per te, e alimentati di lui nel tuo cuore con rendimento di grazie".
In poche parole, una persona che prendeva la Comunione nella Chiesa anglicana poteva credere o meno nella presenza reale di Cristo nelle specie liturgiche.
Quando si entra in una chiesa cattolica, ci si inginocchia sempre di fronte all'altare.
Da cattolico, lo so bene.
In una chiesa protestante, invece, non vi è l'altare ma la tavola per la Comunione.
Ora, l'immagine mostra re Carlo I inginocchiato di fronte ad un altare.
La posizione del re è più simile a quella di un fedele cattolico che non a quella di un protestante.
Inoltre, la mano destra del re tiene una corona di spine.
Questo fu il preludio al martirio che lo avrebbe aspettato.
Infatti, egli fu fatto decapitare dai puritani (calvinisti) di Oliver Cromwell (25 aprile 1599-3 settembre 1658), dopo avere perso la Guerra Civile (1642-1651).
Anche la corona di spine fa parte dell'iconografia cattolica.
Ai piedi del re, vi è la corona, con la scritta "Splendidam et gravem", ossia: "Splendida e pesante".
La corona ai piedi del re rappresenta quel potere terreno che egli sta per lasciare, per ricevere un'altra corona, quella della gloria dei cieli, che compare in alto a destra e che reca le scritte "Beatam et Aeternam".
Il re guarda quest'ultima.
La scritta "Coeli specto" dimostra ciò.
Ora, c'è da porsi questa domanda: quando si sarebbe convertito re Carlo I?
Anni fa, lessi un libro alla Biblioteca Comunale di Roncoferraro.
Quel libro faceva parte di un'enciclopedia che parlava della storia dei Papi.
In quel tomo, trovai un capitolo che parlava di Carlo, quando ancora era principe del Galles.
Nel 1620, suo padre, re Giacomo I (19 giugno 1566-27 marzo 1625) lo mandò in Spagna con il suo favorito, George Villiers, I duca di Buckingham (28 agosto 1592-23 agosto 1628), per trattare un possibile matrimonio con l'infanta Maria Anna d'Asburgo (18 agosto 1606-13 maggio 1646), figlia del re Filippo III (14 aprile 1578-31 marzo 1621).
Il matrimonio non si fece per via dello scontro tra il duca di Buckingham ed il primo ministro spagnolo Gaspar de Guzmán, duca conte di Olivares (6 gennaio 1587-22 giugno 1645) proprio sulla questione della religione.
Olivares chiese la conversione al cattolicesimo di Carlo.
Formalmente, Carlo si sarebbe rifiutato.
In realtà, le cose potrebbero essere andate in modo diverso.
Infatti, da quello che si vede, l'impedimento sarebbe venuto dal duca di Buckingham.
Invece, Carlo avrebbe fatto ben altro.
Infatti, egli sarebbe entrato nelle chiese, si sarebbe inginocchiato ed avrebbe pregato al loro interno.
Inoltre, quando passava una processione liturgica sotto le finestre del castello in cui si trovava, egli si sarebbe affacciato.
Dunque, la conversione di Carlo potrebbe essere avvenuta in Spagna.
Un indizio di ciò potrebbe essere quanto accaduto al ritorno in Inghilterra.
Il duca di Buckingham avrebbe riferito a re Giacomo le notizie riguardo al fallimento della trattativa per il matrimonio.
Questi e Carlo proposero al re di attaccare la Spagna.
Ricordo che in quegli anni si stava svolgendo la Guerra dei Trentanni (1618-1648).
Tuttavia, Carlo sarebbe stato molto riluttante.
Alla fine, però, Carlo sposò una cattolica, Enrichetta Maria di Borbone (25 novembre 1609-10 settembre 1669), figlia del re di Francia Enrico IV (13 dicembre 1553-14 marzo 1610).
Divenuto re, nel 1625, Carlo promise al Parlamento che non avrebbe mitigato le leggi anticattoliche che vigevano in quegli anni nel Regno d'Inghilterra.
Nei fatti, però, fece l'esatto contrario e protesse anche dei sacerdoti cattolici e reintrodusse nella Chiesa anglicana pratiche del cattolicesimo.
Dunque, re Carlo I potrebbe essere stato un cripto-cattolico e potrebbe avere pagato ciò con la vita.
In tale caso, Santa Romana Chiesa ed il Santo Padre farebbero bene a tenere conto di ciò.








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