Ringrazio l'amica e socia Stephanie Caracciolo, la quale mi ha inviato tre biglietti di auguri durante queste feste.
La foto qui sopra ne mostra uno in cui sono ritratti i tre Re Magi, i quali sono festeggiati in Uruguay.
Nel Paese latinoamericano non è festeggiata la Befana.
Ora, conversando con Stephanie, ella mi ha detto una frase che mi ha colpito: "Io mi sento più italiana che uruguayana".
La capisco perfettamente.
Pur essendo un italiano residente in Italia (e non all'estero come Stephanie) io sono nato ed abito in una regione differente da quelle di origine dei miei genitori: l'Abruzzo e la Sicilia.
Per certi versi, io mi sento più siciliano che lombardo.
Qui sta l'identità personale.
L'identità di un uomo è legata alla sua famiglia e alla sua storia.
Poi, vi è l'identità di una comunità.
Per esempio, da queste parti, nella Provincia di Mantova, si festeggia Sant'Antonio Abate.
Sant'Antonio è protettore degli animali e quindi degli allevamenti.
La provincia mantovana è terra di allevamento e per la festa di Sant'Antonio si fanno anche piatti a base di carne di maiale, l'animale simbolo di queste zone.
Per la cronaca, questa sera, avrà luogo nell'oratorio della parrocchia di Roncoferraro un evento con cena a base di prodotti suini, organizzato dal Comitato Manifestazioni Roncoferraro, di cui sono vicesegretario.
Prima dell'evento, vi sarà la santa messa, con la benedizione del sale.
Questa tradizione fa parte dell'identità di Roncoferraro e, pur non sentendola come mia, io la rispetto.
Dunque, qui sta il nocciolo della questione.
Noi, Italiani ed Europei abbiamo scelto di non difendere le nostre tradizioni e la nostra storia.
Per esempio, non facciamo più festeggiare il Natale con le recite scolastiche, per "non offendere chi non è cristiano".
Questo è male.
Se non difendiamo le nostre tradizioni, non saranno certamente coloro che vengono da fuori a farlo per noi.
Ricordo che questa gente che viene da fuori è più attaccata alla sua cultura d'origine che alla nostra.
Se noi non difendiamo quest'ultima, gli altri non la riconosceranno e per la nostra identità di popolo sarà la fine.
Questi sono i fatti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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