Cum titulu Genevensis...
ma sanza cattidrali...ca fustivu...
pì sirvizziu Ecclesiae...
vui, Franciscus viscuvu,
la Palora accussì purtastivu...
duci 'n heretica terra!
Pì cu faci scriptura...
lu Signuri d'amuri priati...
cuntru lu mali et la pavura.
Amen.
Italiano:
Col titolo di Ginevra...
ma senza cattedrale...che foste...
per servizio della Chiesa...
voi, Francesco vescovo,
la Parola così portaste...
dolce in eretica terra!
Per chi fa scrittura...
il Signore d'amore pregate...
contro il male e la paura.
Amen.
Oggi, si festeggia San Francesco di Sales (21 agosto 1567-28 dicembre 1622).
Questa mia poesia-preghiera (scritta in maccheronico-siciliano ed in italiano) ne parla.
San Francesco di Sales fu vescovo di Ginevra dal 1602 alla morte.
Ora, la situazione della Diocesi di Ginevra fu molto particolare.
Dal 1533, il vescovo di Ginevra fu costretto a vivere ad Annecy, oggi in Francia.
Infatti, in quell'anno il vescovo Pierre de la Baume (1477-4 maggio 1544) fu costretto a lasciare la città elvetica, il cui palazzo vescovile e la cui cattedrale furono occupati dai protestanti.
L'8 agosto 1535, il protestante Guillaume Farel predicò di fronte ad una folla di fedeli e nel pomeriggio dello stesso giorno, durante i vespri, gli iconoclasti protestanti devastarono la cattedrale.
Il 10 agosto 1535, il Consiglio cittadino sospese la messa cattolica.
Il 21 maggio 1536, il protestantesimo vinse a Ginevra.
Nel luglio dello stesso arrivò Giovanni Calvino (10 luglio 1509-27 maggio 1564) che impose a Ginevra la sua dottrina.
Il calvinismo si diffuse in tutto il Chiablese.
Quindi, da Annecy, San Francesco di Sales si pose l'obiettivo di fare tornare al cattolicesimo i fedeli passati al protestantesimo in quella zona.
Riuscì nel suo intento, anche se non fu in grado di ripristinare la sede a Ginevra, che rimase protestante.
Lo fece senza ricorrere alle minacce dell'Inquisizione o alla guerra ma con la parola.
Egli fece una grande opera di informazione riguardo al cattolicesimo.
Per questo, la Chiesa lo ricorda come patrono degli scrittori e dei giornalisti.
Visto e considerato, lo considero anche un mio patrono, dato che sono blogger.
Tenendo contro di quello che è accaduto ieri (con l'assurdo blocco impostomi da Facebook) chiedo a chi crede di pregare per me, visto che vorrei fare della scrittura professione.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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