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martedì 29 gennaio 2019

Asia Bibi è libera

Questo è il post scritto sulla sua pagina Facebook da Magdi Cristiano Allam con cui si commenta un grande avvenimento:



"Evviva! Asia Bibi, cristiana condannata a morte, può lasciare il Pakistan. La Corte Suprema ha respinto il ricorso degli estremisti islamici. Ma tutti i musulmani l’avrebbero condannata se fosse stata provata l’accusa di oltraggio a Maometto
Cari amici, finalmente Asia Bibi potrà lasciare il Pakistan. L’eroica donna cristiana, dopo dieci traumatici anni di carcere in attesa della condanna a morte perché accusata di aver offeso Maometto, dopo aver subito violenze sessuali e torture per obbligarla a convertirsi all’islam, ora è definitivamente libera di andarsene da uno Stato che ufficialmente si chiama “Repubblica Islamica del Pakistan”. Ha vinto lo Stato di diritto laico sulla sharia, la legge islamica. Dobbiamo ringraziare il Canada, probabile terra d’asilo dove andrà Asia e dove già dovrebbero trovarsi le sue tre figlie Asha, Sidra, ed Esham, quest’ultima disabile. Con Asia c’è il marito Ashiq Masih. Non è chiaro dove si trovino gli altri due figli maschi di Asia, Nasim e Imran.
La Corte Suprema del Pakistan ha respinto il ricorso presentato dagli islamici radicali contro la sentenza che il 31 ottobre scorso l'aveva assolta dal reato di blasfemia. «Basandosi sul merito, questa richiesta di revisione è rigettata» ha decretato il Presidente del collegio giudicante Asif Saeed Khosa. Ora Asia ha la conferma che è libera di lasciare il suo Paese. Il Presidente della Corte ha così motivato la decisione: “Il querelante non è stato capace di indicare nessun errore nel verdetto d’assoluzione di Asia Bibi pronunciato dalla Corte suprema”.
Durante l'udienza, l'avvocato Ghulam Ikram, legale del ricorrente Qari Muhammad Salaam, aveva chiesto che a giudicare la richiesta fosse un tribunale più ampio che includesse anche religiosi islamici e ulema. Dura la risposta del presidente: «Il verdetto è stato emesso sulla base di testimonianze. Secondo l'islam una persona dovrebbe essere punita anche se non è stata giudicata colpevole? Ci dimostri cosa c'è di sbagliato nel verdetto». Salaam è lo stesso imam che nel 2009 sporse la denuncia contro Asia Bibi.
Asia Bibi era stata condannata a morte il 7 novembre 2010 da un tribunale del Punjab. Era stata arrestata per oltraggio a Maometto nel giugno dell’anno precedente. Ha trascorso otto anni nel braccio della morte nel carcere di Multan, in attesa dell’attuazione della pena capitale tramite impiccagione.
Dopo la lettura della sentenza che dichiarava la madre cristiana “non colpevole”, a novembre i fondamentalisti del partito Tehreek-i-Labbaik Pakistan (Tlp) hanno bloccato le principali città del Pakistan, minacciato di morte i giudici del Tribunale supremo e l’avvocato della donna, Saiful Malook. Per evitare l’escalation delle violenze il governo del Presidente Imran Khan, un laico, è sceso a patti con i manifestanti e ha concesso la revisione del verdetto dei giudici supremi. In seguito Asia è stata liberata ma non poteva lasciare il Paese in base a quell’accordo con i radicali.
Cari amici, oggi è un nuovo giorno di festa do
po l’assoluzione di Asia Bibi lo scorso 31 ottobre. Una “martire vivente” ha vinto la sua battaglia per la vita. Ha avuto la fortuna che i laici in seno al Governo e alla Suprema Corte hanno prevalso sugli integralisti islamici che ottemperano letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto. Ma dobbiamo aver chiaro che i laici hanno vinto solo perché hanno dimostrato l’infondatezza delle accuse. Mentre, qualora le accuse si fossero rivelate attendibili, nessuno avrebbe potuto mettere in dubbio il fatto che Asia Bibi dovesse essere condannata a morte. Perché nessun musulmano potrebbe mai acconsentire l’oltraggio a Maometto, ad Allah o al Corano, a prescindere se è un laico o un integralista. Ecco perché, nel rispetto dei musulmani come persone che vanno valutati individualmente sulla base delle loro opere, dobbiamo essere consapevoli che l’islam come religione è del tutto incompatibile con le nostre leggi e con i valori che sostanziano la nostra civiltà".

Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che mi ha portato all'attenzione questo post.
Asia Bibi è libera di lasciare il Pakistan.
Dopo anni di vita di inferno in prigione, per un'ingiusta accusa di blasfemia, Asia Bibi può lasciare il Pakistan.
Ora, i fanatici musulmani, che ne volevano la condanna a morte, sono stati sconfitti.
L'accusa di blasfemia è inconsistente ma dimostra quello che è l'Islam.
L'Islam non è una religione ma (come dicono gli stessi musulmani) è un sistema di vita completo, con tanto di codice giuridico.
Il codice in questione è la Sharia, che si ispira direttamente al Corano e che (di conseguenza) non è facoltativa.
Nel mondo islamico, il peccato è considerato reato.
Da qui nascono i problemi.
Sia ben chiaro, nessuno ha nulla contro i singoli musulmani, intesi come persone.
Infatti, tra i musulmani ci sono persone perbene.
Però, come sistema, l'Islam è incompatibile con la nostra civiltà.
Comunque, Asia Bibi è libera e può andare a stare al sicuro.
Questo è quello che conta.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.