L'articolo in questione è stato ripreso da "Le Figaro".
Vi riporto uno stralcio di esso:
"“Terra Nova è nota dal 2008 come il thing-tank francese all’avanguardia del progressismo. È accreditata per aver aver teorizzato la strategia che ha spinto la sinistra francese a riunire le diverse minoranze identitarie e i rappresentanti della globalizzazione in una nuova maggioranza politica e ideologica. Le classi popolari diventate culturalmente conservatrici sono state abbandonate. Era necessario liquidare la Francia nostalgica della sua identità passata e crearne una nuova, meglio adattata alle affiliazioni ibride, alla fluidità dell’identità e alla globalizzazione. Apparentemente questa è la legge dell’ipermodernità: nulla dovrebbe essere più simile a prima”. Così scrive il filosofo canadese Mathieu Bock-Côté. “Terra Nova ha appena proposto un massiccio aumento della tassazione sull’eredità. Non intendo tornare sugli aspetti tecnici della proposta di Terra Nova, ma al background filosofico che spinge i ‘progressisti’ a favorire la tassazione dell’eredità in nome della lotta contro le disuguaglianze".
L'eredità è cosa sacra.
Purtroppo, anche qui in Italia c'è il vizietto di prendere di mira le eredità.
Per esempio, una famiglia non ricca, che vive in una casa popolare e che eredita dei beni immobili dai propri avi deve fare figurare tutto nell'ISEE, per non incorrere in problemi.
Però, una famiglia di immigrati che ha immobili (magari non ereditati ma comprati con i soldi guadagnati qui in Italia) nel suo Paese d'origine può fare ciò che vuole.
Questo è inaccettabile.
In poche parole, vi è una mentalità errata sbagliata secondo cui il principio di eredità creerebbe diseguaglianze.
Questi signori progressisti dovrebbero leggere l'opera di San Tommaso Moro intitolata "L'Utopia", per capire che la loro idea non è solo fallace ma porta a conseguenze gravissime.
Attaccare le eredita significa attaccare l'identità delle singole persone e dei popoli.
Un popolo senza identità muore.
Nessun commento:
Posta un commento