Cari comunisti,
vedo che tra di voi vi sono personaggi che difendono a spada tratta Cesare Battisti.
Penso al vostro compagno Oreste Scalzone, piuttosto che a tovarish Vauro Senesi, a Marco Ferrando e a Francesco Caruso...fino ad arrivare a Piero Sansonetti.
Perciò, mi rivolgo a voi con questa lettera aperta.
Voi chiedete l'amnistia per Cesare Battisti, un terrorista pluriomicida.
Però, se un neofascista avesse ucciso un vostro caro, voi vi sareste messi ad urlare e a chiedere il massimo della pena.
Vedete, uno dei motivi per cui non sarò mai comunista è il fatto che la vostra (sporca) ideologia sia solo ipocrisia.
Del resto, il vostro idolo Karl Marx parlava tanto di lavoro, quando lui faceva il mantenuto.
È questa la vostra idea?
Bene, se la vostra idea è questa idea, io ringrazio Dio (in cui, a differenza di voi, credo fermamente) di non essere uno dei vostri.
Il vostro inno intitolato "Bandiera rossa la trionferà", ha un verso che recita: "Evviva evviva il comunismo della libertà".
Ebbene, ovunque la vostra ideologia si è imposta, ogni libertà è stata soppressa.
Penso all'Unione Sovietica e al Venezuela.
Voi parlate tanto dei crimini dei nazisti.
Per carità di Dio, è giusto parlare di ciò.
I nazisti fecero dei crimini immondi.
Però, anche i vostri compagnucci non furono da meno.
Il tovarish Palmiro, che voi tanto incensate come un vostro "santo laico", non fece nulla per salvare i vostri connazionali in Russia.
Tra questi, vi era anche un mio prozio.
Riguardo a ciò, avrò pure il diritto di essere un po' incazzato con voi?
Scusatemi il termine.
Non parliamo delle foibe e dell'uccisione del seminarista Rolando Rivi.
Dunque, cari miei, vi consiglio di tacere.
Sia chiaro, non vi chiedo di tacere per togliervi la vostra libertà di opinione.
Vi chiedo questa cosa per rispetto dei famigliari delle vittime di quel pluriomicida che voi difendete.
A volte, il silenzio è d'oro.
Cordiali saluti.
Antonio Gabriele Fucilone, un uomo che crede nella sacralità della libertà
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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