"I disoccupati sono al 7,1% In dieci anni persi 12mila posti nelle aziende che hanno chiuso. «Rilanciamo il territorio valorizzando le eccellenze», afferma il responsabile della Cisl Dino Perboni".
Padre Telò è il direttore del quotidiano in questione, che è il giornale della Diocesi di Mantova.
Da persona che conosce certe dinamiche (poiché le vive) posso affermare alcune cose.
La Provincia di Mantova, rispetto ad altre della Lombardia, ha un grave deficit infrastrutturale.
Per esempio, l'unica autostrada che passa di lì è la A22 Brennero-Modena.
Sarebbero servite più direttrici.
Ci sono dei progetti, come quello dell'autostrada Mantova-Cremona e la TIBRE, l'autostrada Tirreno-Brennero, che dovrebbe collegare l'Autostrada A22 Brennero-Modena all'Autostrada A15 Parma-La Spezia.
Però, non si sa quando saranno implementati e se saranno implementati questi progetti.
Inoltre, in passato è stato commesso un errore.
Nella Provincia di Mantova si è puntato tanto sull'industria pesante, come il petrolchimico, e non su altri settori, come la cultura.
Per esempio, nella città di Mantova si fa il "Festivaletteratura".
Però, a parte quell'evento, che si tiene in settembre, non c'è altro.
Eppure, Mantova ha fortissime potenzialità.
Penso (per esempio) al turismo religioso.
A Mantova, vi è il Preziosissimo Sangue di Cristo, nella basilica-concattedrale di Sant'Andrea.
Oltre al turismo religioso, vi è quello culturale.
Penso (per esempio) alla Biblioteca Teresiana (situata a Mantova, in Via Ardigò 3) vi sono documenti storici importanti, come quelli sull'antica comunità ebraica.
Inoltre, vi sono monumenti importantissimi, come il palazzo Ducale, il palazzo Te e la sinagoga Norsa-Torrazzo.
Anche nella Provincia, ci sono forti potenzialità.
Penso, prima di tutto, a Sabbioneta, città legata a Vespasiano Gonzaga Colonna (6 dicembre 1531-26 febbraio 1591).
Non lontano da Sabbioneta, vi è Villa Pasquali, con la chiesa di Sant'Antonio Abate, che fu costruita da Antonio Galli da Bibbiena (1° gennaio 1697-28 gennaio 1774).
Penso anche alla basilica della Beata Vergine Maria delle Grazie, che si trova in territorio di Curtatone.
Anche qui nella mia zona, a Roncoferraro, vi sono cose importanti.
Per esempio, io ho trattato su "La Civetta", rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione", la questione del campanile di Barbassolo, con la scultura che somiglia molto ad una delle statue-stele di Pontremoli, in Provincia di Massa-Carrara.
Oltre alla cultura, bisogna valorizzare anche la produzione agroalimentare.
Mantova ha una tradizione agroalimentare importante.
Penso, per esempio, al riso, che qui a Roncoferraro e dintorni è prodotto principe.
Mi viene in mente il Comitato Manifestazioni Roncoferraro, il quale ha promosso il marchio De.C.O. per il Risotto con la psina.
Tuttavia, il problema di fondo della Provincia di Mantova sta nella mentalità.
Per esempio, nella vicina Provincia di Verona, quando si decide fare una manifestazione con cui si promuove un prodotto agroalimentare o un'iniziativa culturale, tutti i principali attori si muovo insieme.
Nella Provincia di Mantova, questo non accade.
Ci si divide anche su delle quisquilie.
Sono anni che cerco di promuovere la questione di Barbassolo e della succitata scultura ma non ricevo risposta.
Anzi, qui a Roncoferraro, rischio di passare per "rompiscatole".
Ciò fa la differenza.
I mantovani dovranno cambiare testa...se non vorranno affondare.
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