Quel rebus del governo

Su "Panorama" vi è un articolo di Giuliano Ferrara che è una lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è intitolata "Illustre Presidente".
Dell'articolo, riporto questo pezzetto:

"L'incarico di formare il governo è faccenda complicata: né Luigi Di Maio né Matteo Salvini (lo dicono le leggi dell'equilibrio) posso presiederlo. E dunque chi andrà a Palazzo Chigi?
Caro Mattarella, ci pensi lei a trovare un terzo nome".

Ora, il rebus del governo è molto difficile da risolvere.
Nessuno ha una maggioranza stabile.
Il leader politico del Movimento 5 Stelle,  Luigi Di Maio,  non può pretendere di essere lui il premier.
Con il 32% dei voti, egli non ha la maggioranza.
Lo stesso dicasi per il leader della Lega, Matteo Salvini, il quale, insieme a tutto il centrodestra, ha preso il 37%, ben più del Movimento 5 Stelle.
Responsabilmente, Salvini si è detto disponibile a fare un passo indietro, cosa che Di Maio non vuole fare.
Ora, il presidente della Repubblica potrebbe dare l'incarico ad una figura terza rispetto ai due contendenti.
Questa persona potrebbe formare un governo, che però sarebbe di grande coalizione ma che potrebbe non avere una maggioranza solida, se non ci fosse un programma capace di unire il più ampio schieramento possibile in Parlamento.
Si rischiano lo stallo ed un aumento dell'anti-politica.