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"Dopo l’attacco in Siria, la risposta della Russia potrebbe rivolgersi anche contro Israele. E questo potrebbe colpire in maniera sensibile la strategia israeliana nel conflitto siriano.
La Russia, come scritto ieri su questa testata, può agire su più livelli per la rappresaglia contro l’Occidente. E in questo senso, l’aver rinsaldato l’alleanza con l’Iran dimostra la volontà di Mosca di serrare i ranghi. L’attacco alle basi siriane ha dimostrato che l’Occidente non si è interessato a quanto dichiarano i due maggiori alleati di Damasco. Li ha voluti isolare, e, anche senza aver ottenuto grandi risultati a livello militare, li ha ottenuti sotto il profilo politico."
Putin avrebbe dovuto garantire la distruzione degli arsenali delle armi chimiche di Assad.
Perché non l'ha fatto?
Che Assad debba essere reso inoffensivo è cosa nota.
Certo, non lo si può trattare come fu trattato Gheddafi, poiché tra i ribelli siriani vi sono gli islamisti, ma Assad deve essere reso inoffensivo.
Però, sarebbe davvero folle e sbagliata da parte di Putin un'azione contro Israele.
Un'azione contro Israele non porterebbe la pace.
Anzi, genererebbe conflitti che potrebbero portare a situazioni molto gravi ed incontrollabili.
Si arriverebbe davvero all'escalation militare.
Israele è garanzia di pace e di sicurezza per tutte le comunità religiose in Gerusalemme.
Colpirlo significherebbe porre fine a questa pace e a questa sicurezza.
Putin lasci perdere.
Antonio, se gli arsenali di armi chimiche fossero stati colpiti i gas si sarebbero sparsi ovunque e invece erano vuoti e a svuotarli avevano provveduto i soldati italiani!
RispondiEliminaQuanto a colpire Israele non credo che lo farebbe mai