Su "Il Giornale" vi è un editoriale di Alessandro Sallusti che è intitolato "Quella porta che la Lega deve chiudere".
Dell'editoriale, riporto codesto stralcio:
"Di Maio e i grillini stanno trattando con il Pd la formazione del nuovo governo. Auguri a entrambi.
Quello che non capiamo è l'ostinazione di Matteo Salvini a non voler considerare chiusa la partita con il leader dei Cinque stelle: la porta non è ancora completamente chiusa - dice - lasciando intendere che spera ancora di poter convolare a nozze con il ragazzino. Se Salvini parla da capo della Lega, affari suoi. Ma se invece questa è l'opinione del leader di tutto il centrodestra qual è, allora le cose cambiano e abbiamo il diritto di sentirci offesi, perché passi cornuti, ma anche gabbati è troppo.".
Il leader della Lega, Matteo Salvini, vuole ripetere lo "schema" che è stato usato per fare eleggere i presidenti della Camera dei Deputati e del Senato, per fare il Governo.
Il problema è che il Movimento 5 Stelle pone veti contro il presidente Berlusconi e Forza Italia e questo blocca ogni cosa.
Il leader politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, sa che con il centrodestra interno, il suo movimento sarebbe l'"azionista di minoranza" di un eventuale governo ed egli non ne sarebbe il capo.
Con la sola Lega, invece, il Movimento 5 Stelle sarebbe la maggioranza e Di Maio ne sarebbe il capo.
Se scegliesse il contratto con il Movimento 5 Stelle, Salvini perderebbe tutto.
Si romperebbe l'alleanza di centrodestra, dato che Di Maio e soci pongono veti.
In un eventuale governo con il Movimento 5 Stelle, egli non sarebbe altro che l'"azionista di minoranza".
Non avrebbe più alleati ed anche nel suo stesso partito potrebbero esserci dei malumori.
Salvini deve scegliere tra l'essere a capo di una coalizione, anche se dovesse finire all'opposizione, o ridursi ad essere l'"azionista di minoranza" pur di stare al governo.
Ricordo anche che il Movimento 5 Stelle ha cambiato totalmente il suo programma.
Questo esporrebbe ancora di più Salvini al rischio di diventare una pedina in mano a Di Maio, il quale potrebbe scaricarlo per allearsi con il Partito Democratico, a seconda della sua convenienza.
Così, la batosta per lui sarebbe doppia.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Salvini decida cosa fare, ma si sbrighi a decidere, il tempo sta scadendo!
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