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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 22 aprile 2018

Laumellum et Satan/ Lomello e Satana

Da luxuria accussì pigghiatu...
Satan accussì distruggìu...
comu, ca fu, patri dû piccatu...
pì mala vinnitta cuntru Diu...

d'Iddu 'n Laumellum la casa...
quannu la riggina si maritau...
et forsi...pirchì a lu Signuri...
Langobardorum populu cum idda...
arrivatu ca fussi...capiscìu...
e a fari di novu appi chidda...
castiatu accussì da Diu.

Italiano:

Dalla lussuria così pigliato...
Satana così distrusse...
come, che fu, padre del peccato...
per mala vendetta contro Dio...
d'Egli in Lomello la casa...
quando la regina si maritò...
e forse...perché al Signore...
dei Lomgobardi popolo con ella...
arrivato che sarebbe...capì...
e a fare di nuovo ebbe quella...
castigato così da Iddio.



In questa mia poesia (scritta in maccheronico-siciliano ed in italiano) si parla della leggenda della basilica di Santa Maria Maggiore a Lomello, in Provincia di Pavia. 
Questa basilica fu costruita sulle rovine di un castello risalente al II secolo AD.
Questo castello (castrum romano) andò in rovina con tutta la città di Laumellum tra il I ed il II secolo AD, a causa di un'alluvione scatenata dal torrente Agogna.
La chiesa fu costruita sulle rovine.
Essa divenne nota per avere ospitato le nozze tra il re longobardo Agilulfo (morto a Milano nel 616 AD) e la sua sposa Teodolinda (570-22 gennaio 627).
Ora, la poesia parla di una leggenda secondo cui il diavolo si sarebbe invaghito della donna e, prima che ella sposasse Agilulfo, egli avrebbe distrutto la chiesa in cui si sarebbe celebrato il matrimonio, la basilica di Santa Maria Maggiore a Lomello.
Tuttavia, il diavolo fu castigato da Dio.
San Gabriele Arcangelo costrinse il maligno a ricostruire la chiesa in una notte.
Effettivamente, qualcosa di insolito è presente in quella chiesa.
Nella sua parte anteriore, parte dei mattoni è disposta a lisca di pesce e parte sembra buttata lì per tappare i buchi strutturali.
Inoltre, sembra che le strutture della chiesa si "muovano".
In realtà, si tratta di un effetto ottico dovuto ai restauri del 1960, in cui le volte a botte furono sostituite da quelle a crociera.
Tutto questo diede alla chiesa l'appellativo di "Chiesa del diavolo". 
Un'altra leggenda risale all'inizio degli anni 2000.
Alcuni avrebbero avvistato nella chiesa l'ombra del diavolo.
Da lì si è scatenato un turismo malsano che rasenta quasi la profanazione.
Sarà una vendetta del maligno?
Sappia che egli non vincerà mai.
Questo è garantito. Il male non potrà mai avere l'ultima parola. 
In realtà, la leggenda del diavolo e di Teodolinda potrebbe essere spiegata in questo modo: Teodolinda era figlia del duca di Baviera.
I Bavari erano alleati dei Longobardi.
I primi si erano convertiti al cattolicesimo da tempo ed i secondi erano prevalentemente pagani e seguaci dell'arianesimo.
Con il matrimonio tra Teodolinda ed Agilulfo, i Longobardi passarono al cattolicesimo.
Forse, questa leggenda sintetizza la vittoria della Chiesa sulle eresie e sul paganesimo dei barbari che la minacciarono. 





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