Un articolo su "La Voce di Mantova" di Matteo Vincenzi ne parla.
Ebbene, i militanti di un gruppo di nome Progetto Nazionale hanno allestito un banchetto contro lo ius soli, in Piazza Corte Grande.
Ad un certo punto, sono arrivati i carabinieri ed i poliziotti della Digos.
Ora, Progetto Nazionale è un gruppo che può essere assimilato a Forza Nuova e a Casapound.
Premetto: io non faccio parte di quel gruppo e non mi riconosco in esso.
Io sono un conservatore-liberale, vicino a partiti come il Grand Old Party americano, il Conservative Party britannico o il Likud israeliano, cattolico, pro-life, sostenitore di Israele e per l'economia di mercato.
Sullo ius soli, la penso come il gruppo di Progetto Nazionale ma l'essere contro una follia del genere (con cui si vorrebbero fare diventare italiani tutti coloro che vengono dall'Africa e dall'Asia, favorendo l'immigrazione clandestina) non è una sua prerogativa o una prerogativa di Forza Nuova o di Casapound.
Tuttavia, io trovo che fare venire la Digos qui a Roncoferraro sia stato davvero eccessivo.
Avrei potuto capire se si fosse stati in una città, ove ci sono centri sociali comunisti e quindi vi è il rischio di disordini.
Però, fare venire la Digos in un paese come Roncoferraro e per quattro persone che se ne sono state sedute sotto il loro gazebo mi pare che sia stato eccessivo.
Uno dei militanti di quel gruppo è mio conoscente e vive qui a Roncoferraro.
Ridendo, mi ha detto: "Fucio, non parlare con noi. Altrimenti, arrestano anche te".
È stata una battuta.
Per la cronaca, "Fucio" è il soprannome che mi è stato affibbiato dai miei colleghi di classe delle scuole superiori.
Come ho scritto prima, penso che sia stato eccessivo fare venire la Digos qui a Roncoferraro.
Penso che si sa perso il senso della misura.
Sia ben chiaro, non si deve dire nulla contro le forze dell'ordine, che fanno il loro lavoro, però trovo che tutto ciò sia stato eccessivo.
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