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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 15 aprile 2018

Gli USA hanno fatto strike!

Su "L'Informale", vi è un articolo di Niram Ferretti che è intitolato "Strike!".
Ve ne riporto uno stralcio:

"No, non si è trattato dell’apocalisse. L’attacco missilistico americano in Siria su obbiettivi calibrati, con l’appoggio del Regno Unito e della Francia, avvenuto questa notte ha ottenuto il risultato che si era prefissato. Non un regime change, mai stato nelle intenzioni dell’Amministrazione Trump, non una zampata aggressiva e dissennata, non un piano segreto noto soprattutto ai complottisti che si affastellano con le loro teorie demenziali sui social network e altrove. No, i neocons non stanno tornando. Trump non ha nessuna intenzione di esportare via bombardieri B-1 e missili Tomahawk la democrazia in Siria.

Alla Casa Bianca, ora, la squadra d’assetto e d’assalto è formata da realisti impenitenti che hanno come principio guida quello della deterrenza, della vigilanza e dell’avviso cautelativo. Mike Pompeo, nuovo Segretario di Stato in pectore ma soprattutto John R. Bolton, il grande teorico di una America che first of all sa identificare chi sono i regimi ostili agli interessi americani, non sono romantici idealisti che vogliono proporre gli USA come faro per il mondo. Si tratta innanzitutto di mettere in chiaro che ci sono precise linee di confine, in una guerra in cui gli Stati Uniti sono già impegnati dal 2011, che essi non ammetteranno che siano attraversate.

La linea rossa tracciata da Barack Obama a Bashar al Assad nel settembre del 2013, e da lui bellamente superata con l’attacco di Kafr Zita già nel 2013 e soprattutto con quello di KhanSheikhun nel 2017 che causò il primo raid americano, è ora ulteriormente ribadita con un secondo intervento. Ne seguiranno sicuramente altri se Vladimir Putin, il “garante” della distruzione dell’arsenale di armi chimiche di Assad nel 2013 (cosa di cui molti oggi sembrano essersi dimenticati), non farà capire al suo protetto che alla fine il suo uso di armi chimiche causa anche a lui dei problemi di gestione
.".

Se i ribelli siriani rappresentano Lucifero, Assad è Satana.
Non ci si può alleare con Lucifero per battere Satana.
Infatti, dopo avere battuto Satana, Lucifero chiederà il conto ed il suo sarà certamente un conto salato.
Tuttavia, specialmente oggi, non si può nemmeno definire Assad un "male minore".
Assad ha colpito usando le armi chimiche.
Questo non può essere accettato.
Tra i ribelli siriani vi sono gli islamisti ma Assad è sostenuto dall'Iran e dagli Hezbollah libanesi, che non sono meno pericolosi dell'Isis.
Inoltre, gli USA hanno colpito solo le zone degli arsenali con le armi chimiche
Non hanno colpito i civili e le loro case.
Quindi, la loro è stata un'azione chirurgica ed atta a colpire solo obiettivi di tipo militare.
Questa mossa degli USA può essere paragonata ad un goal del nostro calcio o a uno strike del bowling. 
Inoltre, nel 2013, il presidente russo Vladimir Putin, alleato di Assad, si era eretto come garante della distruzione delle armi chimiche del dittatore siriano.
Egli dovrà fare capire al suo amico siriano che che l'uso delle armi chimiche rischierà di creare problemi di gestione anche a lui. 
La situazione in Siria è molto complessa e schierarsi con Assad o con i ribelli non è certo la soluzione.



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Beatrice Venezi boicottata perché è di destra

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.