L'isteria antifascista

Come riporta "Il Giornale", Laura Boldrini ha esultato su Twitter per il fatto che Mantova, la mia città natale, abbia revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.
Ora, io non starò certo qui a rivalutare il fascismo.
Non sono fascista ma sono di destra.
Sono un conservatore, cattolico, sostenitore di Israele e filo-americano.
Però, trovo che questo "antifascismo" dei giorni nostri sia veramente squallido.
Questo "antifascismo", tutto è meno che civile e democratico.
Il fascismo fa parte della nostra storia.
Accettiamo la cosa ed andiamo avanti.
Non si difende la democrazia cercando di cancellare un periodo della nostra storia.
Giusto oggi, la Corte di Cassazione ha assolto due persone che hanno fatto un saluto romano in una manifestazione commemorativa.
Adesso, che accadrà?
Laura Boldrini denuncerà la Corte di Cassazione per "apologia di fascismo"?
Bisogna imparare ai storicizzare gli eventi e a contestualizzare i fatti.
Il fascismo fa parte della nostra storia ma oggi non c'è più e ci sono problemi assai più seri.
Penso, ad esempio, alla disoccupazione.
Laura Boldrini, Piero Grasso e tutta la loro parte politica sono minoritari nel nostro Paese.  Lo sanno bene.
Per avere un po' di attenzione, essi fanno casino in questo modo, gridando: "Al fascismo! Al fascismo!".
Il problema è che così facendo questi personaggi rischiano di fare salire la tensione nel nostro Paese.
Trovo che l'atteggiamento di Laura Boldrini e dei suoi sodali sia irresponsabile.
Oltretutto, Laura Boldrini dovrebbe parlare anche dei crimini perpetrati dai comunisti.
Perché non lo fa?