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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 23 febbraio 2018

Prima di fare la morale agli altri...

Ho trovato questa foto su Facebook.
Ora, i grillini del Movimento 5 Stelle mi attaccano citandomi le varie storie con la giustizia che hanno visto coinvolto il presidente Berlusconi, tante delle quali sono finite con delle assoluzioni.
Mentre attaccano il centrodestra riguardo a ciò, i grillini non guardano quello che riguarda il loro leader Beppe Grillo, a cominciare dall'incidente di Limone Piemonte, in cui morì una famiglia.
Come riporta la rivista "Panorama", tre settimane dopo l'incidente, per Grillo scattò l'incriminazione per omicidio plurimo colposo. Nell'ottobre 1982 la perizia ordinata dal giudice istruttore suggerì che Grillo era colpevole di non aver fatto scendere i suoi passeggeri prima di affrontare il tratto di strada più pericoloso. Per questo il 28 settembre 1983 il comico genovese venne rinviato a giudizio. Il processo di primo grado si concluse con l'assoluzione di Grillo per insufficienza di prove. Poi, in appello, il 14 marzo 1985 Grillo fu condannato per omicidio colposo a quattordici mesi di reclusione con il beneficio della condizionale.
Nel 1988, egli fu condannato con sentenza definitiva.
Grillo aveva anche insultato una grande donna di scienza come Rita Levi Montalcini ed aveva anche fatto delle brutte battute antisemite. 
Anche l'enciclopedia di Wikipedia ne parla, come anche la rivista "Panorama" ed altri network.
Come può chiedere agli altri di andare in galera, quando anche lui avrebbe dovuto fare altrettanto?
Non mi pare che il presidente Berlusconi sia mai stato condannato per una omicidio colposo.
Sia chiaro, non voglio fare processi a Beppe Grillo.
Però, è assurdo il fatto che certa gente si erga al rango di "moralizzatrice".
Per essere dei moralizzatori si deve essere impeccabili o (quantomeno) non dare adito a voci contrarie.
Fino ad ora, mi pare che il Movimento 5 Stelle abbia dato a parecchie voci contrarie.
Non mi riferisco solo a "Rimborsopoli" (caso in cui non vi è nulla di illegale) ma anche ad altre situazioni, come quella delle candidature.
Il Movimento 5 Stelle lancia strali contro gli altri, accusandoli di avere candidato ogni "persona non raccomandabile".
Però, anche il Movimento 5 Stelle ha le sue grane in tal senso.
L'ultimo caso è quello di Salvatore Caiata, candidato a Potenza, il quale risulta indagato per riciclaggio.
Un articolo de "Il Giornale" ne parla.
Ora, essere indagati non significa essere colpevoli.
Fino alla sentenza definitiva, si è presunti innocenti.
Però, quando si tratta degli altri, il Movimento 5 Stelle è giustizialista e forcaiolo, anche riguardo alle persone semplicemente indagate.
Invece, quando si tratta dei propri iscritti a cui sono rivolte le medesime accuse, il Movimento 5 Stelle diventa garantista.
Questo doppiopesismo non mi sembra corretto.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.