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mercoledì 21 febbraio 2018

Il totalitarismo di re Enrico VIII in Inghilterra, il caso del Beato Adriano Fortescue



Ringrazio (come sempre) l'amico e collaboratore Angelo Fazio di questo frammento delle massime del Beato Adriano Fortescue, Cavaliere di Malta, terziario domenicano e martire inglese nel suo Libro delle Ore, ancora conservato:
"Prega continuamente Dio di poter compiere quello che è il suo beneplacito”; “Segui diligentemente le ispirazioni dello Spirito Santo in tutto quello che stai per fare”; “prega per la perseveranza”; “Rinnova ogni giorno i tuoi buoni propositi”; “Qualunque cosa debba fare, falla diligentemente".

Adriano Fortescue (1486-8 o 9 ottobre 1539) fu un nobile inglese che divenne terziario domenicano della Fraternità di Oxford.
Egli fu cugino di Anna Bolena (1501 o 1507-19 maggio 1536).
Nel 1533, Anna divenne regina d'Inghilterra e questo portò allo scisma anglicano voluto da re Enrico VIII (28 giugno 1491-29 gennaio 1547).
Infatti, Papa Clemente VII (26 maggio 1478-25 settembre 1534) non annullò il primo matrimonio del re con Caterina d'Aragona (16 dicembre 1485-7 gennaio 1536) ed il re reagì rompendo con la Chiesa cattolica nel 1534 ed assumendo il governo della Chiesa d'Inghilterra.
Da quel momento, il re instaurò un vero e proprio totalitarismo.
Anche Adriano conobbe questa cosa.
Nel 1534, egli fu arrestato e portato nel carcere di Marshalsea ma fu nell'anno successivo liberato grazie alla cugina regina.
Adriano fu prudente sulle posizioni del re, il quale (intanto) stabilì che non essere fedeli alla politica religiosa adottata non sarebbe stato solo tradimento ma anche sacrilegio.
Il re si erse a monarca e pontefice del suo popolo, castrando ogni libertà di opinioni e di coscienza.
Purtroppo, per non avere sottoscritto l'atto di fedeltà a re riguardo alla politica religiosa, Adriano fu di nuovo arrestato nel 1539.
Fu portato alla Torre di Londra, processato e condannato alla decapitazione che avvenne l'8 o il 9 ottobre 1539.
Il Beato Adriano Fortescue fu una vittima del totalitarismo di re Enrico VIII.
Quando uno Stato impedisce la libertà di coscienza e di opinione si arriva al totalitarismo.
Certi politici nostrani di oggi imparino.




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