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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 24 febbraio 2018

Non è una situazione normale

Vi riporto questo stralcio di un articolo di Giuliano Guzzo:
"È un copione che si ripete, sostanzialmente identico. Cambiano solo il numero dei feriti e le modalità di aggressione, ogni volta più gravi. Ieri a Torino il corteo antagonista, in aggiunta a caschi, passamontagna e mazze – intramontabile look pacifista -, ha difatti infiammato la propria manifestazione con ordigni artigianali a dir poco spaventosi: bombe con i chiodi. Confezionate per mutilare, assicurano gli esperti. Non a caso un agente, rimasto gravemente trafitto alla gamba, è stato ricoverato e subito operato.

Al che sorge spontanea una domanda: vi pare normale? Sì, dico a voi fieri antifascisti. Voi che non siete affatto tutti violenti, anzi. Epperò i responsabili di questa ed altre aggressioni, lo sapete, dicono di ispirarsi al vostro medesimo patrimonio ideale. Dunque, delle due l’una: o siete silenziosamente complici di cotanti disordini – e propendo ad escluderlo – oppure siete i primi ad esserne politicamente infangati. Un’eventualità, quest’ultima, che non può lasciarvi indifferenti. Dovete reagire. Battere i pugni. Alzare la voce. Sconfessarli, quei balordi
.".

Quanto sta accadendo non è normale.
I centri sociali comunisti, i cosiddetti "antifascisti", stanno mettendo a ferro fuoco le nostre città.
La politica, di fronte a ciò, sembra non volersi impegolare nella questione.
Anzi, ha anche fatto qualche legge che (di fatto) rischia di tutelare simili personaggi, come la famosa legge sul reato di tortura.
Di fronte a manifestazioni,  in cui si arriva anche ad attaccare le forze dell'ordine con bombe carta con dentro i chiodi, la politica deve dare risposte serie e dure.
La democrazia si difende anche difendendo l'ordine.
Ognuno deve avere il diritto di esprimere la propria idea, senza la violenza.
Questi centri sociali vanno contro questo principio.
Anzi, questi sedicenti "antifascisti" sono nemici della democrazia.
Perché ci sia la democrazia deve esserci anche l'ordine.
Arrivando anche ad usare la violenza, questi personaggi mettono in discussione la democrazia e la stabilità del nostro Paese.
Essi violano ogni sacro principio di una nazione democratica, a cominciare dal diritto di proprietà.
Spaccare le vetrine dei negozi o bruciare le auto è una palese violazione dell'ordine e quindi della democrazia.
Le istituzioni debbono reagire e ripristinare l'ordine in qualunque modo.
Le nostre istituzioni hanno ancora la forza (e forse anche la volontà) di fare ciò?

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