Vi riporto questo stralcio di un articolo di Giuliano Guzzo:
"È un copione che si ripete, sostanzialmente identico. Cambiano solo il numero dei feriti e le modalità di aggressione, ogni volta più gravi. Ieri a Torino il corteo antagonista, in aggiunta a caschi, passamontagna e mazze – intramontabile look pacifista -, ha difatti infiammato la propria manifestazione con ordigni artigianali a dir poco spaventosi: bombe con i chiodi. Confezionate per mutilare, assicurano gli esperti. Non a caso un agente, rimasto gravemente trafitto alla gamba, è stato ricoverato e subito operato.
Al che sorge spontanea una domanda: vi pare normale? Sì, dico a voi fieri antifascisti. Voi che non siete affatto tutti violenti, anzi. Epperò i responsabili di questa ed altre aggressioni, lo sapete, dicono di ispirarsi al vostro medesimo patrimonio ideale. Dunque, delle due l’una: o siete silenziosamente complici di cotanti disordini – e propendo ad escluderlo – oppure siete i primi ad esserne politicamente infangati. Un’eventualità, quest’ultima, che non può lasciarvi indifferenti. Dovete reagire. Battere i pugni. Alzare la voce. Sconfessarli, quei balordi.".
Quanto sta accadendo non è normale.
I centri sociali comunisti, i cosiddetti "antifascisti", stanno mettendo a ferro fuoco le nostre città.
La politica, di fronte a ciò, sembra non volersi impegolare nella questione.
Anzi, ha anche fatto qualche legge che (di fatto) rischia di tutelare simili personaggi, come la famosa legge sul reato di tortura.
Di fronte a manifestazioni, in cui si arriva anche ad attaccare le forze dell'ordine con bombe carta con dentro i chiodi, la politica deve dare risposte serie e dure.
La democrazia si difende anche difendendo l'ordine.
Ognuno deve avere il diritto di esprimere la propria idea, senza la violenza.
Questi centri sociali vanno contro questo principio.
Anzi, questi sedicenti "antifascisti" sono nemici della democrazia.
Perché ci sia la democrazia deve esserci anche l'ordine.
Arrivando anche ad usare la violenza, questi personaggi mettono in discussione la democrazia e la stabilità del nostro Paese.
Essi violano ogni sacro principio di una nazione democratica, a cominciare dal diritto di proprietà.
Spaccare le vetrine dei negozi o bruciare le auto è una palese violazione dell'ordine e quindi della democrazia.
Le istituzioni debbono reagire e ripristinare l'ordine in qualunque modo.
Le nostre istituzioni hanno ancora la forza (e forse anche la volontà) di fare ciò?
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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