La festa ebraica del Purim cade il giorno 14 del mese del calendario ebraico di Adar.
La festa è preceduta da un digiuno ricorda l'episodio citato nel libro veterotestamentario di Ester in cui il perfido primo ministro del re persiano Assuero, Aman, tramò per sterminare gli ebrei.
Sappiamo tutti come andò a finire.
Ester era una ragazza ebrea che, quando rimase orfana, fu sotto la tutela di Mardocheo, un giudeo che occupava la funzione amministrativa nel palazzo reale di Susa.
Quando il primo ministro Aman decise di sterminare tutti i giudei del regno, Mardocheo, che vegliò su Ester, la esortò a presentarsi al re per intercedere in favore dei propri connazionali. Sebbene fosse proibito con pena di morte accedere al re senza essere convocati, dopo un digiuno di tre giorni Ester si presentò davanti al re per domandargli il favore di accettare il suo invito a cena con Aman. Durante la cena li invitò nuovamente e durante il secondo banchetto informò il re di essere giudea e che Aman decretò lo sterminio di tutti i giudei del regno. Ottenne allora dal re il diritto per i giudei di difendersi il giorno in cui avrebbero dovuto essere sterminati.
Così, gli ebrei si difesero.
Aman fu impiccato e Mardocheo ne prese il posto.
Il Purim rappresenta la paura e la tristezza che si trasformarono in gioia.
Questa festa è oggi una sorta di "Carnevale" che è preceduto dalla lettura della Meghilla e in cui si mangiano dei dolcetti caratteristici gli "hamatschen". Questi dolcetti (nella foto) vengono offerti a parenti ed amici.
Si fanno anche donazioni ai poveri, oltre al pasto festivo.
Agli amici di fede ebraica: Chag Purim Semeach!
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