La questione di certi privilegi: un caso in Calabria

Su "Panorama" vi è un articolo di Mirella Molinaro che è intitolato "Intanto, il presidente della Calabria...".
L'articolo parla di Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria e membro renziano del Partito Democratico.
Oliverio, 64 anni, è l'esempio di chi prende più vitalizi ed accumula una prossima pensione.
Assunto nel 1980 come assistente amministrativo nell'Istituto Fratelli Bandiera di San Giovanni in Fiore, in Provincia di Cosenza, dopo avere versato i contributi regolarmente, dal settembre del 2017, Oliverio incassa l'assegno da ex-dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione.
Peccato, che egli non abbia quasi mai prestato servizio, per l'aspettativa nei fatti permanente, ottenuta per i suoi incarichi pubblici.
La sua carriera politica iniziò molto tempo fa.
Militante del Partito Comunista Italiano negli anni '70, Oliverio fu eletto deputato dal 1992, prima per il Partito Democratico della Sinistra e poi per i Democratici di Sinistra.
Fu deputato per quattro legislature.
Fu anche sindaco di San Giovanni in Fiore e nel 2004 divenne presidente della Provincia di Cosenza, dove restò fino al 2014.
Dal 2014, egli è governatore della Regione.
Ecco perché all'Istituto Fratelli Bandiera fu visto ben poco.
Così, egli ha la pensione e due vitalizi, di cui uno da ex-parlamentare (che già percepisce) ed uno da consigliere regionale, che però è sospeso e sostituito dall'indennità di governatore in carica.
Insomma, come ex-dipendente scolastico, Oliverio prende 1.500 Euro e come ex-parlamentare ne prende 4.700.
A questi si aggiungeranno altri 3 mila Euro quando terminerà l'esperienza di governatore.
Così, egli prenderà circa 9.300 Euro.
Sia chiaro, non c'è nulla di illegale in ciò ma penso che questa politica si debba riformare e debba diventare più efficiente e meno costosa.
Ricordo che la Calabria è una delle Regioni più povere d'Italia.