Burocrazia e politica, quello che i grillini non sanno

Il Movimento 5 Stelle attacca la politica tradizionale, accusandola di ogni nefandezza.
Posto il fatto che la politica non sia scevra da colpe, vi è un male ben peggiore: la burocrazia.
Quando un Comune viene sciolto per mafia, il sindaco, gli assessori ed il Consiglio comunale vanno a casa.
Però, la burocrazia resta.
Spesso e volentieri, quel ceto burocratico di quel Comune sciolto per mafia non risulta certamente intonso da possibili rapporti con quest'ultima.
Inoltre, un politico può non essere rieletto.
Un burocrate, invece, resta.
Un burocrate che viene licenziato (magari anche per giusta causa) può fare ricorso ai sindacati, i quali possono anche fare ricorso alla magistratura, con la possibilità che egli sia reintegrato.
Questa burocrazia lenta e macchinosa impedisce (di fatto) gli investimenti da parte degli imprenditori, per via del complesso giro di carte bollate ed uffici.
Gli imprenditori vanno ad investire all'estero o chiudono.
Inoltre, questa burocrazia così prolissa è per noi un costo e può essere un problema anche riguardo alla lotta alla corruzione.
Si parla tanto dei politici corrotti ma non della corruzione negli apparati burocratici.
Forse, quelli del Movimento 5 Stelle dovrebbero informarsi meglio.