Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

sabato 17 febbraio 2018

Altro che eroe!

Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di queste parole prese da "Sicilia 1860-1870. Una storia da riscrivere", di Tommaso Romano:
"Un Garibaldi quasi sempre "usato" nei due mondi di cui si favoleggia ancora Eroe, un finto paladino insomma, a cui andava tuttavia riconosciuta una coerente continuità per attuare il sovvertimento in senso rivoluzionario e anticattolico d'Italia.".

Vorrei ricordare la questione dei soldi portati via dal Banco di Sicilia.
Questi soldi furono imbarcati su una nave, la nave a vapore "Ercole".
A bordo di questa nave vi fu anche lo scrittore Ippolito Nievo (30 marzo 1831-4 marzo 1861).
Questa nave avrebbe dovuto portare questi soldi da Palermo a Napoli.
Ebbene, stando alle fonti ufficiali,  la nave naufragò. Nessuno si salvò.
Su questo naufragio, però, vi sono ancora oggi dei dubbi, come non si sa nella della fine del prezioso carico.
In realtà, quello che accadde tra il 1860 ed il 1861 fu un'opera di spoliazione del Sud Italia.
Il Regno di Sardegna era indebitato con le banche inglesi e queste (dal loro punto di vista, giustamente) chiedevano che i loro soldi fossero restituiti.
Giuseppe Garibaldi (4 luglio 1807-2 giugno 1882) era funzionale per questo piano di spoliazione del Sud e degli altri Stati dell'Italia di allora.
Alla fine dei suoi giorni, lo stesso primo ministro del Regno di Sardegna, Camillo Benso (il famoso Conte di Cavour, 10 agosto 1810-6 luglio 1861) ammise di avere commesso un errore.
Del resto, Cavour fu tra coloro che portarono avanti questa iniziativa folle che fece precipitare il Sud nell'incubo.
Inoltre, Garibaldi attaccò anche la Chiesa.
Egli fece chiamare il suo asino "Pio IX" e puntò ad attaccare la Chiesa ed il Cristianesimo.
Con un popolo ignaro di quanto stava accadendo e contro la Chiesa (cosa che in un processo storico non accadde mai) l'Italia si unificò
Su queste basi nacque l'Italia di oggi ed ancora oggi se ne vedono gli effetti nefasti.
Garibaldi non fu un eroe.


Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.