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sabato 17 febbraio 2018

La flat tax fa paura ai tassatori

Che il centrosinistra abbia paura della flat tax è cosa nota.

Su "Il Giornale" vi è un articolo di Renato Brunetta che smentisce certe dicerie.
Questo ne è uno stralcio:



"L'impatto degli impegni elettorali assunti da Forza Italia sulla finanza pubblica ammontano, secondo i nostri calcoli, a 110 miliardi di euro, così suddivisi: introduzione della flat tax, 50 miliardi; cancellazione Irap, 23 miliardi; aumento pensioni minime e alle mamme, 8 miliardi; revisione del sistema pensionistico cancellando gli effetti della Legge Fornero, 10 miliardi; reddito di dignità, 9 miliardi; decontribuzione nuove assunzioni giovani, 10 miliardi.

Abbiamo, per questo programma, individuato 275 miliardi di potenziali coperture disponibili: razionalizzazione e snellimento delle «tax expenditures» (detrazioni, deduzioni, sconti fiscali, ecc.), fino a 175 miliardi; riconversione dei cattivi trasferimenti alle imprese, fino a 30 miliardi; recupero dell'evasione ed elusione fiscale, 20 miliardi; chiusura delle cause fiscali pendenti, 10 miliardi; cartolarizzazione beni confiscati alla mafia, 5 miliardi; spending review, 15 miliardi; riduzione interessi sul debito, 20 miliardi.

Tra le coperture indicate, come si vede, abbiamo previsto una attenta operazione di spending review, quella, tanto per ricordarlo, mai fatta dagli ultimi governi Renzi e Gentiloni. Potenziale per ridurre gli oltre 800 miliardi di spesa pubblica ce n'è, eccome. O vuole forse, il professor Perotti, far credere che quegli 800 miliardi siano tutti indispensabili e che non ci sia neanche un euro di spreco? Ed è mai possibile non rendersi conto come accade al professor Perotti che l'introduzione di alcuni programmi di spesa renderebbe obsoleti programmi già oggi in vigore ma chiaramente inefficienti o visibilmente inefficaci? Che senso avrebbe mai introdurre il reddito di dignità e lasciare in vita le misure di contrasto alla povertà già oggi operanti ma purtroppo senza grande successo? Come si può come accade al professor Perotti non vedere che molte voci di spesa implicano, nei fatti, un riordino anche profondo di segmenti interi di spesa pubblica? Come si può, per fare un secondo esempio, pensare che il saldo dei debiti della Pubblica Amministrazione sia una spesa ricorrente?
".

Parafrasando il tutto, la flat tax farà pagare meno ma farà anche pagare tutti.
Con la flat tax, nessuno potrà dire: "Non posso pagare perché non ce la faccio".
Oggi, infatti, tanta gente non riesce a pagare le tasse.
Ci sono famiglie che non riescono a mettere insieme il pranzo e la cena e ci sono imprenditori che debbono scegliere tra il pagamento delle tasse ed il dare lo stipendio ai loro dipendenti.
Con la flat tax, si potranno identificare gli evasori.
Infatti, chi non pagherà lo farà per evadere il fisco e in questo caso sarà perseguito dalla legge.
A questa sinistra, la flat tax non piace per ideologia.
Quella parte politica, con il suo statalismo, ha l'idea secondo cui chi è imprenditore è ricco e (come tale) deve essere tassato.
Così facendo, però, gli imprenditori scappano dall'Italia o chiudono.
Pensiamo allo slogan di Rifondazione Comunista (allora partito di governo) che recitava: "Anche i ricchi piangano!". 
Questo slogan era in favore di una tassa sugli yacht.
Che effetto aveva fatto quello slogan.
Quello slogan fece scappare i turisti dal nostro Paese.
La flat tax abolirà anche i privilegi fiscali scaturiti dalla Legge Mosca del 1974,  di cui ho fatto un accenno prima, privilegi che non c'entrano nulla con un'economia di libera concorrenza.
La flat tax favorirà gli imprenditori (che potranno continuare ad investire nel nostro Paese) e la gente (che potrà spendere i soldi che ha per consumare) e creerà un circolo virtuoso.
Basti pensare ai posti di lavoro che si creeranno.
La flat tax fa paura ai tassatori poiché se il centrodestra vincesse le elezioni del 4 marzo e riuscisse ad implementarla non tornerebbero più al governo.


1 commento:

  1. Bellissimo l'articolo di Brunetta. Io sono una fan della flat tax forse anche perchè ho studiato economia "nel medio evo della mia vita" e so di che si tratta e sono una fautrice della flat tax che, applicata almeno in 60 Paesi, ha dato ottimi risultati.
    Guardare il balzo dell'economia degli USA in un solo anno anche se in Italia giornali e telegiornali evitano di parlarne. Neppure danno più le quotazioni di Wall Street

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