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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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mercoledì 28 febbraio 2018

Qui a Mantova, potrebbe esserci un mancato re di Scozia sepolto?


James Crichton (1560-3 luglio 1582)
Incomincio questo articolo con questa mia poesia (scritta in maccheronico siciliano e in italiano) che è intitolata "Lu re ammazzatu 'n Mantua/ Il re ammazzato in Mantova":
Ca da la terra di Scotia vinni...
da Eliock comu da Dunkeld...
Japicu, omu di granni sapiri,
vulgo Admirabilis Critonius,
accussì 'n Mantua stesi...
cum riali lu sangu...da re Rubertu...
et pi chistu, forsi, murìu...
et ubi Simon et Judas stannu...
staci ora...et sapi sulu Diu...
d'iddu...da la morti...ogni annu.

Italiano:

Che dalla terra di Scozia venne...
da Eliock come da Dunkeld...
Giacomo, uomo di grande sapere,
noto Ammirabile Critonio...
così in Mantova stette...
con reale il sangue...da re Roberto...
e per questo, forse, morì...
e ove Simone e Giuda stanno...
sta ora...e sa solo Iddio...
d'egli...dalla morte...ogni anno.



Nella Mantova del XVI secolo potrebbe esserci stato uno dei più grandi omicidi politici e la cosa potrebbe essere nota a pochi.
Nella notte fra il 2 ed il 3 luglio 1582, un uomo fu ucciso nella Piazzetta dell'Aglio, oggi a noi nota come Piazza delle Erbe. L'uomo in questione fu un erudito scozzese, James Crichton (in italiano, Giacomo Critonio, 1560-3 luglio 1582).
Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova e presunto assassino di Crichton (21 settembre 1562-18 febbraio 1612)

Il presunto omicida fu nientepopodimeno che Vincenzo Gonzaga (21 settembre 1562-18 febbraio 1612), figlio del duca di Mantova Guglielmo (24 aprile 1538-14 agosto 1587), il quale fu stranamente assolto dall'accusa e succedette al padre, con il nome di Vincenzo I, nel 1587.

Ufficialmente, Vincenzo uccise Crichton perché fu geloso del successo che egli riscosse presso il padre e perché ebbe successo anche con le donne.

In realtà, tante cose ancora oggi non quadrano.

Secondo altre fonti, infatti, ad uccidere Crichton sarebbero stati degli sgherri mascherati che sarebbero stati mandati da Vincenzo e non quest'ultimo in persona.

Lo stesso Vincenzo rilasciò delle testimonianze contraddittorie.

Secondo una sua prima versione, Crichton avrebbe incontrato di notte Vincenzo ed il suo amico Ippolito Lanzone, senza averli riconosciuti.

Lanzone era un giovane di cattiva fama.

Crichton stava uscendo dalla bottega dello speziale.

Tra Lanzone e Crichton ci sarebbe stata una colluttazione. Crichton avrebbe colpito mortalmente Lanzone e Vincenzo avrebbe ucciso Crichton per soccorrere l'amico.

Solo dopo, mentre moriva, Crichton avrebbe riconosciuto Vincenzo, chiedendo perdono.

Vincenzo chiese il processo che si concluse con un'assoluzione ma su lui ci fu per molto tempo l'etichetta di "omicida".


Come ho scritto prima, tante cose non quadrano.

Per capire ciò, bisogna capire chi fu veramente James Crichton.

Crichton nacque in Scozia, precisamente ad Eliock Dumfreisshire, il 19 agosto 1560.

I suoi genitori furono Robert Crichton, che fu "Lord of Session" e dal 1562 alla morte (avvenuta nel 1582) fu anche "Lord Advocate" di Scozia, e Elizabeth Stewart, che fu una parente della famiglia reale scozzese.

Ella fu una discendente di re Roberto II Stewart (2 marzo 1316-19 aprile 1390).

Quindi, James Crichton poteva essere un pretendente al trono scozzese.

Nello stesso anno in cui Crichton nacque, la Scozia passò dal cattolicesimo al protestantesimo calvinista.

Tuttavia, Crichton restò cattolico.


Sotto la guida di maestri insigni, come George Buchanan, Crichton divenne "bachelor of arts" e nel 1575 divenne anche "artium magister".

Educato all'Università di Saint Andrews, egli si laureò a quattordici anni.

I Crichton erano molto potenti.

L'ultimo vescovo cattolico di Dunkeld (prima della restaurazione della gerarchia episcopale della Chiesa cattolica in Scozia che ci fu nel XIX secolo) fu un tale Robert Crichton, cugino ed omonimo del padre di James, il quale morì nel 1585.

Quest'ultimo fu uno dei vescovi che non accettarono il protestantesimo.

Crichton entrò anche nella schiera di quei giovani che furono scelti per educare e fare compagnia al re Giacomo VI Stuart (19 giugno 1566-27 marzo 1625), che era un fanciullo.
Re Giacomo I d'Inghilterra e VI di Scozia (19 giugno 1566-27 marzo 1625)


Quest'ultimo era sotto la tutela della regina d'Inghilterra Elisabetta I (7 settembre 1533-24 marzo 1603) e dello zio, il conte di Moray Giacomo (1531-1570), che lo educò nella fede protestante.
Regina Elisabetta I d'Inghilterra (7 settembre 1533-24 marzo 1603)

Re Giacomo VI non fu solo erede al trono di Scozia ma anche erede al trono d'Inghilterra.

Gli Stewart, infatti, erano i parenti più prossimi della dinastia inglese dei Tudor.

Dal 1558 al 1603, sul trono inglese sedeva la regina Elisabetta I.

Figlia di re Enrico VIII (28 giugno 1491-28 gennaio 1547) e di Anna Bolena (1501 o 1507-19 maggio 1536), Elisabetta salì al trono alla morte della sorellastra cattolica, la regina Maria I (18 febbraio 1516-17 novembre 1558).

Ora, i sudditi cattolici ed il Papa riconobbero come regina d'Inghilterra non Elisabetta I ma la cugina scozzese Maria Stuart (Maria Stuarda, 8 dicembre 1542-8 febbraio 1587).
Il cognome "Stewart" fu gallicizzato in "Stuart" con Maria.

Elisabetta era protestante e Maria era cattolica. Inoltre, Elisabetta era vista come illegittima, poiché il matrimonio tra re Enrico VIII e la regina Caterina d'Aragona (16 dicembre 1485-7 gennaio 1536) non fu mai annullato dal Papa e le seconde nozze con Anna Bolena non furono riconosciute come valide. Questo fatto, portò allo scisma della Chiesa inglese da Roma nel 1534.

Maria Stuart fu regina di Scozia dal 1542 (per via della morte del padre, re Giacomo V, fu incoronata appena nata) al 1567.

Regina di Scozia Maria Stuart (8 dicembre 1542-8 febbraio 1587)

Durante il periodo in cui la Scozia divenne protestante, Maria era in Francia, in quanto fu sposata con re Francesco II (19 gennaio 1544-5 dicembre 1560).
Morto prematuramente Francesco, Maria tornò in Scozia.
Ella (cattolica) si trovò a governare un Paese passato al protestantesimo e fu deposta a seguito di fatti molto gravi, tra i quali vi fu anche la morte del secondo marito, il re consorte Henry Stuart Darnley (7 dicembre 1545-10 febbraio 1567) che secondo alcuni sarebbe stata voluta da lei ma che in realtà fu ordita dal conte di Bothwell, che poi la violentò e le impose di sposarsi con lui.

Maria fu deposta e rimpiazzata dal figlio, Giacomo, che le fu tolto e fu messo sotto la tutela del conte di Moray, che fece il reggente, e della sovrana inglese. Il conte educò il re nella fede protestante.

Nel 1559, Elisabetta ripristinò l'anglicanesimo come religione di Stato dell'Inghilterra. Ella non si sposò.

Elisabetta e Maria erano cugine.

La nonna paterna della regina scozzese era Margherita Tudor (28 novembre 1489-18 ottobre 1541), sorella di re Enrico VIII.

Dunque, re Giacomo VI di Scozia sarebbe diventato re d'Inghilterra, con il nome di Giacomo I, cosa che accadde nel 1603, quando Elisabetta morì.

Ora, Crichton lasciò la Scozia. Il motivo fu la scelta di rimanere cattolico, che gli portò anche un contrasto con il padre, cosa fu riferita da lui stesso ad Aldo Manunzio.

Quindi, Crichton era a tutti gli effetti un esule.

Si trasferì prima in Francia e poi arrivò qui in Italia.

Ebbe successi con le sue grandi conoscenze. Conosceva le lingue inglese, francese, italiana, ebraica, slava ecclesiastica, greca e latina.

Fu anche un ottimo matematico, uomo di scienza e poeta.

Questo gli fece avere l'appellativo di "Ammirabile Critonio".

Dopo essere stato a Padova e a Genova, ove pubblicò nel 1579 la "Oratio Iacobi Critonii Scoti pro moderatorum Genuensis Reip.electione coram Senatu habita Calen.Iulii", nel 1581, egli venne a Mantova e fu ospitato dal duca Guglielmo.

Il duca lo accolse con benevolenza ed apprezzò i suoi progetti riguardo alle fortificazioni.

Anzi, il duca apprezzò più lui del figlio Vincenzo, che invece era viziato e dedito a bagordi.

Questo potrebbe avere fatto maturare il rancore nel figlio.

Crichton fu anche un grande affabulatore e questo gli fece frequentare molte donne.

In quella notte tra il 2 ed il 3 luglio 1582 successe un fattaccio che fu presentato come un delitto passionale o una rissa finita male ma dietro a ciò potrebbe esserci stato altro.

Ora, Crichton era imparentato con la famiglia reale scozzese.

Questo potrebbe averlo reso pericoloso agli occhi di qualcuno. Era imparentato con la famiglia reale scozzese, era cattolico e sostenne anche la deposta regina Maria Stewart, che era prigioniera della regina Elisabetta I e che nel 1587 fu fatta decapitare da quest'ultima.

Qualcuno potrebbe avere visto nell'Ammirabile Critonio un potenziale nome che si sarebbe potuto anche mettere sul trono scozzese al posto del protestante Giacomo VI, il quale aveva assunto a tutti gli effetti il potere nel 1578, essendo diventato maggiorenne?

Chi può dirlo?

Una cosa del genere avrebbe inficiato anche la successione al trono inglese.

Re Giacomo VI fu scelto dalla regina Elisabetta I come suo erede.

La regina Elisabetta I era messa in discussione dalla Spagna e dal Papa. A Londra si temeva che questi ultimi potessero istigare contro di lei i cattolici inglesi.

I cattolici inglesi subirono delle persecuzioni.

La Spagna era governata da re Filippo II d'Asburgo (21 maggio 1527-13 settembre 1598), il quale era stato marito della regina d'Inghilterra Maria I, ed aveva forte influenza sull'Italia.

Per questi motivi, Crichton potrebbe essere stato visto come una minaccia.

Ricordo che tra i consiglieri della regina Elisabetta I vi fu un tale Francis Walsingham (1532-6 aprile 1590).

Francis Walsingham (1532-6 aprile 1590=


Walsingham è considerato ancora oggi il padre dei servizi segreti.

Egli metteva spie ovunque, per scoprire eventuali congiure contro la regina Elisabetta I.
Usò anche Giordano Bruno, per scoprire i cattolici durante le confessioni.

Nel 1584, egli fece scoprire il complotto di Trockmorton, con cui si cercò di eliminare la regina, ed il complotto Babington, per il quale la regina di Scozia Maria Stuart fu condannata alla decapitazione l'8 febbraio 1587.

Dunque, potrebbe esserci stato lo zampino di Walsingham dietro la morte di Crichton?

Questo potrebbe essere accaduto.

Del resto, secondo quanto riporta il libro di John Bossy "Giordano Bruno and the Embassy Affair", Walsingham avrebbe assoldato anche Giordano Bruno (1548-17 febbraio 1600) come informatore per fare arrestare coloro che erano visti come congiurati che agivano contro la regina.

Con la minaccia spagnola che si sarebbe potuta concretare da un momento all'altro e con il timore che i cattolici inglesi (che erano particolarmente forti nel nord dell'Inghilterra) potessero essere istigati contro la regina, tenere in vita in questo contesto un personaggio come l'Ammirabile Critonio avrebbe potuto costituire un vero pericolo per gli interessi dei protestanti inglesi e scozzesi.
Infatti, se si fosse sostituito re Giacomo VI con Crichton, la regina Elisabetta I non avrebbe avuto il successore protestante.
Come ho scritto prima, la Spagna aveva una larga influenza sull'Italia dell'epoca.

Ancora oggi, nessuno sa cosa sia realmente accaduto in quella notte tra il 2 ed il 3 luglio 1582.

La verità potrebbe essere finita nella tomba con gli attori di questa vicenda.

Il futuro duca Vincenzo I fu assolto ma ciò che raccontò fu contraddittorio.

Forse, non fu lui il vero assassino o il vero mandante dell'omicidio?

Forse, egli coprì qualcun altro, addossandosi la colpa dell'omicidio?

I due sgherri mascherati che avrebbero ucciso l'Ammirabile Critonio (di cui certe fonti parlano) agirono veramente per conto del figlio del duca?


Se essi non furono mandati da Vincenzo, chi li assoldò veramente?

Ricordo che re Enrico VIII d'Inghilterra tentò di fare ammazzare il cardinale Reginald Pole (3 marzo 1500-17 novembre 1558) quando questi era a Roma. Il sovrano inglese gli inviò anche dei sicari.
Per la cronaca, anche Pole aveva nelle vene sangue reale. Egli discendeva dalla vecchia famiglia reale inglese, quella dei Plantageneti.
La storia con Crichton potrebbe non essere stata diversa...tranne che nell'epilogo.

Pole si salvò e Crichton potrebbe non essere stato così fortunato e potrebbe essere stato ucciso.

Quindi, è lecito porsi delle domande sull'omicidio di Crichton.

Crichton riposa nella chiesa dei Santi Simone e Giuda, qui a Mantova, in Via Domenico Fernelli.

Nella nostra città potrebbero riposare le spoglie di un personaggio che sarebbe potuto diventare re di Scozia e che sarebbe stato determinante anche per la storia dell'Inghilterra.

Termino, ringraziando i membri della Casa di San Simone, che mi hanno concesso di visitare la chiesa (che era chiusa al pubblico) e di scattare foto in essa.

Mantova, chiesa dei Santi Simone e Giuda



Mantova, chiesa dei Santi Simone e Giuda, lapide di Crichton



Lapide di Crichton, da un'altra angolazione



Navata della chiesa





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Ringrazio un caro amico di questa foto.