Non mi chiamo Valentino e non sono innamorato.
Forse, ho anche un rifiuto dell'amore o non sono capace di amare.
Certamente, la memoria liturgica di San Valentino ( 176-14 febbraio 273) deve essere ricordata per quello che fece il santo e per il suo martirio.
L'imperatore Claudio II il Gotico (10 maggio 213 o 214-luglio 270) lo invitò ad abiurare la sua fede (alla quale si convertì) ma San Valentino, che era divenuto vescovo di Terni, non abiurò.
L'imperatore lo fece arrestare ma poi lo graziò e lo affidò ad una famiglia nobile.
A Claudio II succedette Aureliano (9 settembre 214-25 dicembre 275), il quale lo fece arrestare nuovamente.
San Valentino era popolare e perciò i soldati temevano che il popolo insorgesse in sua difesa.
Così, lo flagellarono fuori dalle mura.
Fu decapitato il 14 febbraio 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano. Secondo alcune fonti Valentino sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano: la cerimonia avvenne in fretta, perché la giovane era malata; e i due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva. A chiudere il cerchio della tragedia sarebbe poi intervenuto il martirio del celebrante.
Certamente, la memoria liturgica di San Valentino ( 176-14 febbraio 273) deve essere ricordata per quello che fece il santo e per il suo martirio.
L'imperatore Claudio II il Gotico (10 maggio 213 o 214-luglio 270) lo invitò ad abiurare la sua fede (alla quale si convertì) ma San Valentino, che era divenuto vescovo di Terni, non abiurò.
L'imperatore lo fece arrestare ma poi lo graziò e lo affidò ad una famiglia nobile.
A Claudio II succedette Aureliano (9 settembre 214-25 dicembre 275), il quale lo fece arrestare nuovamente.
San Valentino era popolare e perciò i soldati temevano che il popolo insorgesse in sua difesa.
Così, lo flagellarono fuori dalle mura.
Fu decapitato il 14 febbraio 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano. Secondo alcune fonti Valentino sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano: la cerimonia avvenne in fretta, perché la giovane era malata; e i due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva. A chiudere il cerchio della tragedia sarebbe poi intervenuto il martirio del celebrante.
Per questo, egli divenne patrono degli innamorati.
Tuttavia, deve essere ricordato che oggi è il Mercoledì delle Ceneri, l'inizio di questo tempo di penitenza e di riflessione che è la Quaresima.
Nessun commento:
Posta un commento