Sociologia dei media, attenzione

Prendo spunto da queste parole che l'amico Filippo Giorgianni ha pubblicato su Facebook:

"In sociologia dei media si parla di "camere dell'eco" quando un utente crea una rete di contatti che la pensano come lui e, lanciando messaggi graditi agli altri utenti che fanno parte di tale rete, vede tornare indietro ingigantiti i messaggi da lui inviati (tramite like, post etc.), ingenerando una bolla intorno all'utente in cui pare che la realtà sociale sia colma di suoi simili, rafforzando in modo artificiale le sue convinzioni (facendosi forte di un numero elevato di "amici" a sostenerle). Invito tutti i miei contatti a non parlare più di determinate ed inconsistenti realtà politiche che sono solo frutto delle "echo chambers" e che, fuori da Facebook, non esistono (lo dimostrano i tentativi falliti di trasferirsi su altri social media come YouTube). Perdete solo tempo. Anche perché costoro, oltre delle camere d'eco, si avvalgono della precisa indicazione di marketing interna di fare trolling sistematico e di gruppo a chi li contesta. IGNORATELI".

Su questo blog, mi capita di ricevere commenti con firme diverse ma con la stessa scrittura caratterizzata dagli stessi errori.

Evidentemente, è la stessa persona che usa nomi diversi, per fare sembrare che tanta gente attacchi me.
Eppure, si vede che (nonostante le firme diverse) la mano che scrive questi commenti (a volte pieni di insulti e volgari) è la stessa.

Io censuro.

Su Facebook, ho interlocutori che la pensano come ed altri che la pensano in modo diverso.

Chi si mette in contatto con me sa che io la penso in certo modo e deve rispettare le mie idee, come io debbo rispettare quelle degli altri..

Quello dei trolls è un problema molto grave.

La gente deve imparare ad usare la rete, anche per evitare di fare da cassa di risonanza a simili personaggi.