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mercoledì 14 febbraio 2018

I Santi Cirillo e Metodio e l'Europa

Oltre a festeggiare San Valentino e a celebrare le Ceneri, oggi si festeggiano i Santi Cirillo e Metodio, compatroni d'Europa.

San Cirillo (al secolo, Costantino, 826 o 827-14 febbraio 869) e San Metodio (815 o 825-6 aprile 885) furono due fratelli e monaci bizantini che furono mandati su richiesta del re della Grande Moravia, Rostislav, all'imperatore di Costantinopoli e che evangelizzarono tutta l'Europa dell'Est.
Essi furono obbedienti tanto al Papa quanto al Patriarca di Costantinopoli e resero la Bibbia comprensibile a quei popoli slavi, che erano digiuni di tale gioiello, grazie alla creazione dell'alfabeto glagolitico che avvenne tra l'862 e l'863.
Questi due fratelli riuscirono ad evangelizzare gli Slavi della Grande Moravia, la quale era un regno che si estendeva dal confine meridionale dell'attuale Polonia alla Croazia e che comprendeva anche parte dell'Austria.
Lo fecero scontrandosi anche con altri membri del clero, come nel caso del vescovo di Nitra, Wiching, il quale operò tra l'880 e l'891.
Quest'ultimo era un vescovo bavarese di origine franca. Egli era suffraganeo di San Metodio e voleva a tutti i costi che la Bibbia fosse letta in latino, reputando eretico l'uso del glagolitico.
Per questo e per avere potere, egli fece la guerra a Metodio, il quale tra l'880 e l'885 fu arcivescovo di Olomuc, il suo diretto superiore.
San Metodio lavorò per la formazione del clero locale, il quale doveva conoscere sia il greco, sia la lingua slava (con l'alfabeto glagolitico) sia il latino, come concordato con il Papa Niccolò I (800-13 settembre 867), quando con Costantino andò a Roma e gli portò le reliquie di San Clemente.
A Roma, Costantino fu nominato prete ma si ammalò. Assunse gli abiti monacali e cambio il suo nome in Cirillo.
Il 14 febbraio 869, Cirillo morì e fu sepolto nella basilica di San Clemente.
Metodio fu nominato arcivescovo di Olomuc e Wiching divenne suo suffraganeo a Nitra.
Tuttavia, lo scontro tra la Chiesa latina e quella d'Oriente fu acceso.
Nell'858, l'imperatore bizantino Michele III l'Ubriaco (19 gennaio 840-25 settembre 867) depose il Patriarca di Costantinopoli Ignazio I (797-23 ottobre 877) e lo rimpiazzò con Fozio I (820-893), il quale mise in discussione alcuni dogmi,  come la Filioque, la processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio, che ancora oggi non è riconosciuta dalla Chiesa ortodossa.
Ignazio I (che la Chiesa cattolica riconosce come santo) fu appoggiato dal Papa.
Questo scontro non poté fare altro che accendere quello tra Wiching e San Metodio.
Intanto, in Pannonia (che corrispondeva alle attuali Ungheria e parti dell'Austria, della Slovenia e della  Croazia) nell'871, era divenuto re della Grande Moravia Svatopluk I.
A differenza del suo predecessore Rostislav, che sosteneva Metodio, Svatopluk I era amico di Wiching e filo-tedesco.
Iniziò così una persecuzione ai danni dei discepoli di Metodio ed egli stesso fu incarcerato in Baviera.
Wiching iniziò a diffondere delle malelingue.
Con la morte di Metodio (avvenuta il 6 aprile 885), i suoi discepoli furono perseguitati e fuggirono in Russia e in Macedonia.
Nonostante tutto, l'opera di San Metodio e di San Cirillo rimase.
Ora, a questa Europa servirebbero persone come i Santi Cirillo e Metodio, le quali dovrebbero avere il compito di evangelizzarla di nuovo.




1 commento:

  1. Grazie Antonio, avevo letto domenica che oggi era la festa dei santi fratelli patroni d'Europa ma me ne ero dimenticata, ma grazie anche per la loro biografia che non conoscevo

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