Temptatio Sancti Antonii 'n missa/ Le tentazioni di Sant'Antonio nella messa

Accussì...dû 'ngannu lu patri...
Satan...parrinu si fici...
cum bufo et ovu...missa cà dissi...
pì Antonius lu sanctus justu...
accussì 'ngannari...ma crucifissu...
Dominus Jesus nostru vidiri...
accussì si fici pì viritati.

Italiano:

Così...dell'inganno il padre...
Satana...sacerdote si fece...
con rospo e uovo...messa che disse...
per Antonio il santo giusto...
così ingannare...ma crocifisso...
Signor Gesù nostro...vedere...
così si fece per verità.


Auguro buon onomastico a tutti coloro che si chiamano Antonio, Antonia, Antonello ed Antonella.
Questa mia poesia (scritta in maccheronico-siciliano ed in italiano) è ispirata al trittico intitolato "Le tentazioni di Sant'Antonio" di Hieronymus Bosch (2 ottobre 1453-9 agosto 1516).
Il trittico (databile intorno all'anno 1501) mostra Sant'Antonio Abate tentato dal demonio.
Nell'anta sinistra, il demonio appare vestito di paramenti nell'atto di guidare una processione che va verso un antro a forma di deretano di un uomo a carponi.
Il demonio è accompagnato da un cervo. Di norma, il cervo è una figura cristologica ma in questo caso è usato in senso sacrilego.
Nel pannello centrale,  si vede una messa nera celebrata da sacerdotesse, in cui compaiono un uovo ed un rospo nelle patere.
Nel satanismo, l'uovo viene usato sodo.
L'uovo cotto è simbolo della vita distrutta.
Il rospo è simbolo di lussuria e stregonerie.
Dunque, nei rituali satanici vi è la dissacrazione di quelli sacri.
Al centro, dentro il torrione diroccato, vi è Sant'Antonio ritratto nell'atto di benedire di fronte a Gesù Cristo crocifisso, che viene indicato come unico vero sacrificio.
Le opere di Bosch portano alla luce i tormenti religiosi di quegli anni che precedettero la Riforma protestante.