Esso risale a quasi tre anni fa ma ho ritenuto corretto riportare in auge l'argomento.
Oggi, infatti, ad essere discriminati sono i sudafricani bianchi.
A dire ciò è stato l'ex-presidente sudafricano Fredrik de Klerk, l'ex presidente del Sudafrica, che contribuì alla fine dell'Apartheid e che vinse il Nobel per la pace assieme a Mandela.
Egli ha detto:
“Oggi il Sudafrica discrimina i bianchi. (...) Il Sudafrica di oggi è ancora più ineguale di quello del 1994.”.
Ringrazio Angelo Fazio, il grande amico e collaboratore, della segnalazione.
Ora, se prima vi era l'apartheid, nel Sudafrica di oggi vi è il razzismo verso i bianchi.
Riprendo una storia trovata nell'articolo de "Il Giornale". La storia è quella di Ann Roux.
Nel 1994, quando Nelson Mandela divenne il primo presidente nero del Sudafrica, viveva in una casa a Melville, un quartiere della città di Johannesburg, con la sua famiglia. Dopo la morte del marito, Ann fu costretta a vendere la sua casa di Melville. A causa delle politiche governative mirate a promuovere l'assunzione dei neri alla fine dell'apartheid. Ad aggravare la situazione della donna è arrivato il licenziamento, avvenuto in seguito a una pausa che si era presa per via del lutto familiare. Sedici anni dopo, Ann è costretta a vivere tra una roulotte e una tenda che divide con altre sette persone, tra cui sua figlia e i suoi quattro nipoti, nel campo abusivo di Coronation Park, a Krugersdorp.
Di casi simili ce ne sono tanti.
Mandela tolse l'apartheid ma non portò la cultura della pacificazione.
Quanto sta accadendo oggi dimostra esattamente questo.
I neri stanno prendendo sempre più potere in Sudafrica ed i bianchi stanno avendo dei problemi.
Sono sempre più discriminati e più poveri.
I bianchi non vengono assunti nelle compagnie.
Si può parlare di "vendetta dei neri".
Perché non si parla di ciò?
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