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domenica 21 gennaio 2018

Europa, il tentativo di Carlo V

Questa foto mostra un particolare del Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie di Curtatone, in Provincia di Mantova.

Le tre statue qui raffigurate sono di Papa Pio II (18 ottobre 1405-14 agosto 1464), l'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V d'Asburgo (24 febbraio 1500-21 settembre 1558, alla sinistra del Papa) ed il figlio di questi, il futuro re di Spagna Filippo II d'Asburgo (21 maggio 1527-13 settembre 1598).
Riguardo al Papa, dovrò fare un discorso a parte.
Ora, parlo dell'imperatore Carlo V.
L'imperatore Carlo V fu uno dei tanti che cercò di mettere insieme l'Europa sotto le proprie insegne.
Questo gli fu favorito dalle parentele.
Suo padre fu il duca di Borgogna Filippo d'Asburgo (detto Filippo il Bello, 22 luglio 1478-25 settembre 1506), figlio del sacro romano imperatore Massimiliano I (22 marzo 1459-12 gennaio 1519) e della duchessa di Borgogna Maria (13 febbraio 1457-27 marzo 1482).
Sua madre, la regina Giovanna di Aragona e di Castiglia (6 novembre 1479-12 aprile 1555)  fu la figlia di re Ferdinando II di Spagna (10 marzo 1452-23 gennaio 1516) e della regina Isabella di Castiglia (22 aprile 1451-26 novembre 1504).
Dunque, Carlo si trovò ad essere erede di grandi possedimenti.
Nel 1516, il suo nonno materno morì.
La madre, la regina Giovanna impazzì dopo la morte del marito.
Quindi, Carlo divenne re di Castiglia e di Aragona, la Spagna. Con la Spagna ereditò anche i territori americani e l'Italia.
Nel 1519, morì anche il sacro romano imperatore.
Nel 1520, Carlo fu eletto imperatore, anche se questi fu incoronato a Bologna nel 1530.
Dunque, l'ambizioso Carlo ebbe l'idea di unire l'Europa sotto le sue insegne.
Per fare ciò, non esitò a prendere di mira la Francia e l'Inghilterra.
Dal 1515, il re di Francia fu Francesco I di Valois (12 settembre 1494-3 marzo 1547).
Dal 1509, il re d'Inghilterra fu Enrico VIII Tudor (28 giugno 1491-28 gennaio 1547).
Quest'ultimo fu sposato con Caterina d'Aragona (16 dicembre 1485- 7 gennaio 1536), zia di Carlo, essendo la sorella della madre di quest'ultimo.
L'imperatore mosse guerra alla Francia e di questa guerra fece le spese l'Italia.
Drammatico fu il sacco di Roma, che avvenne il 6 maggio 1527 .
Papa Clemente VII (26 maggio 1478-25 settembre 1534) si alleò con la Francia, nel tentare di fermare l'egemonia asburgica.
Il 14 gennaio 1526, dopo la sconfitta di Pavia che ci fu nel 1525, re Francesco I dovette stipulare con Carlo V il "Trattato di Madrid".
Tornato libero, il re di Francia costituì la Lega di Cognac, con il Papa, la Repubblica di Venezia, il Ducato di Milano e la Repubblica Fiorentina.
Anche re Enrico VIII d'Inghilterra si appoggiò a questa lega per avere l'appoggio del Papa riguardo all'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona.
Francesco mirava a riprendersi i figli (tenuti in ostaggio da Carlo V) ed il Ducato di Borgogna.
Era il 1526.
Lo scontro tra la Lega di Cognac e l'esercito imperiale, con i mercenari tedeschi detti "lanzichenecchi" avvenne qui nella Provincia di Mantova, non lontano da casa mia, a Governolo, una frazione del Comune di Roncoferraro.
Lo scontro ebbe luogo il 25 novembre 1526.
Per la Lega di Cognac fu una disfatta.
Gli imperiali arrivarono a Roma il 6 maggio 1527 e saccheggiarono la città.
Il Papa si rinchiuse a Castel Sant'Angelo e solo alla fine del 1529 ci fu la pace con l'imperatore che fu incoronato a Bologna nell'anno successivo.
Questo creò i problemi anche nella relazioni tra il Papa ed il re d'Inghilterra.
Il Papa non annullò il matrimonio del re e questo portò allo Scisma anglicano del 1534.
Comunque, tutto questo non portò nulla di buono a Carlo V.
Infatti, nel giorno di Ognissanti del 1517, un monaco tedesco di nome Martin Lutero si ribellò alla Chiesa cattolica, portando ad una frattura nella cristianità e nel Sacro Romano Impero.
I principi tedeschi abbracciarono il protestantesimo, sia per confiscare i beni della Chiesa cattolica, sia per rompere con gli Asburgo.
Carlo tentò di prendersi l'Inghilterra per l'ultima volta.
Egli tentò di fare ciò con il matrimonio tra la regina Maria Tudor (18 febbraio 1516-17 novembre 1558) e suo figlio Filippo.
Qui ci fu il caso del cardinale Reginald Pole (3 marzo 1500-17 novembre 1558)
Poiché Papa Clemente VII non annullò il suo matrimonio con Caterina d'Aragona e gli impedì di risposarsi con Anna Bolena (1501 o 1507-19 maggio 1536), nel 1534, il re d'Inghilterra Enrico VIII Tudor ruppe con Roma e la Santa Sede e si impose sul governo della Chiesa inglese.
Il cardinale non tornò in patria e non giurò nelle mani del re come capo della Chiesa anglicana ed il re perseguitò la famiglia (sua madre Margherita, oggi beata, fu mandata al patibolo il 27 febbraio 1541) e cercò di farlo uccidere finanche a Roma.
La famiglia di Pole fu perseguitata a seguito di una serie di rivolte denominato "Pellegrinaggio di Grazia".
Il "Pellegrinaggio di Grazia" fu una serie di rivolte scoppiate tra il 1536 ed il 1537 nel nord dell'Inghilterra contro le politiche religiose intraprese, a nome del re Enrico VIII, dal ministro Thomas Cromwell (1485-28 luglio 1540) e dall'arcivescovo da Canterbury Thomas Cranmer (2 luglio 1489-21 marzo 1556).
Queste politiche erano filo-protestanti. Per esempio, si volle imporre una tassa sul Battesimo, si tentò di modificare la liturgia e si distruggevano i monasteri ed i santuari, con tutti i reliquiari.
Per i loro accusatori, i Pole avrebbero cercato di rovesciare il casato dei Tudor, usando come pretesto le rivolte.
Avendo mancato l'elezione per un voto, Pole sarebbe potuto diventare Papa "per adorationem" ma rifiutò.
Così, fu eletto Papa il cardinale Giovanni Maria Ciocchi del Monte, che prese il nome Giulio III (10 settembre 1487-23 marzo 1555).
La storiografia ufficiale dice che egli abbia rifiutato per l'accusa di eresia da parte dell'interessato cardinale Gian Pietro Carafa /28 giugno 1476-27 febbraio 1559) ma secondo altre fonti Pole potrebbe avere rifiutato per una sua aspirazione al trono inglese.
Un indizio fu un fatto che avvenne nel 1554, quando Pole fu inviato in Inghilterra da Papa Giulio III.
Egli aveva la funzione di legato ma l'imperatore del Sacro Romano Impero e re di Spagna Carlo V pose un veto: Pole non avrebbe dovuto ricongiungersi con la regina Maria I Tudor prima del matrimonio tra ella e suo figlio, l'erede al trono di Spagna Filippo d'Asburgo.
Infatti, Carlo V temette che Pole potesse lasciare la carriera ecclesiastica e sposare proprio Maria.
Carlo sapeva che, prima di tutto, Pole era un discendente dei Plantageneti, una persona di sangue reale.
I Plantegeneti erano imparentati con i Tudor, per via del matrimonio tra re Enrico VII (27 gennaio 1457-21 aprile 1509) ed Elisabetta di York (11 febbraio 1446-11 febbraio 1503). Re Enrico VII era il padre di re Enrico VIII ed il nonno di Maria.
Per parte di madre, Pole era il nipote del duca di Clarence Giorgio Plantageneto (21 ottobre 1449-18 febbraio 1478), il quale era fratello di re Edoardo IV (28 aprile 1442-9 aprile 1483) e di re Riccardo III (2 ottobre 1452-22 agosto 1485).
Elisabetta di York (la moglie di re Enrico VII e la madre di re Enrico VIII) era figlia di re Edoardo IV.
Solo nel 1555, dopo il matrimonio tra la regina e Filippo, Pole fu eletto amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Canterbury, da cui fu deposto l'arcivescovo protestante Cranmer, il quale fu arso vivo il 21 marzo 1556.
Neppure questa cosa riuscì.
Filippo e Maria non ebbero figli. Nel 1556, Filippo lasciò la moglie, per diventare re di Spagna. Infatti, in quell'anno, lo stesso Carlo arrivò ad abdicare.
Nel 1556, Carlo lasciò il trono spagnolo a Filippo, che divenne re con il nome di Filippo II, e la corona imperiale al fratello Ferdinando, che divenne imperatore Ferdinando I (10 marzo 1503-25 luglio 1564).
Sconfitto anche sul piano religioso, con la Pace di Augusta del 1555, che riconobbe il luteranesimo, Carlo si ritirò in Spagna, nel convento Cuacos di Yuste, ove morì il 21 settembre 1558.
Questa storia ci deve insegnare che le cose fatte forzatamente non funzionano.
Gli europeisti attuali imparino.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.