Il libro parla di Papa Francesco e di tutti i prelati ad egli vicini.
Nell'articolo è riportata un'intervista ad uno di questi, il cardinale Francesco Montenegro.
Il cardinale Montenegro ha parlato anche dei migranti.
Di questa intervista, riporto questo stralcio:
"Alcune forze politiche propongono di aiutare queste persone "a casa loro". È uno scenario accettabile?
Occorre un impegno da parte di tutti per garantire il diritto di ognuno a rimanere nella propria terra. "Aiutiamoli a casa loro", potenziando la cooperazione allo sviluppo e parallelamente l'impegno per il rispetto dei diritti.
Può avere un senso se non resta uno slogan.
Ma va anche detto che investimenti nei Paesi di provenienza non risolvono il problema contingente e avrebbero effetti sui flussi migratori solo nel lungo periodo.
C'è il rischio che alle parole non seguano i fatti.".
Avete compreso?
Anche i Vaticano e tra gli uomini di Papa Francesco vi sono coloro che dicono che i poveri debbono essere aiutati in casa loro.
Questa è una notizia importante.
Del resto, se tutti i soldi spesi per missioni inutili come "Mare nostrum" e "Triton" fossero stati spesi per fare investimenti seri nei Paesi di provenienza dei migranti, le cose sarebbero diverse.
Finalmente si ritorna a quanto predicava inutilmente Papa Benedetto XVI, sempre Papa
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