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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 28 gennaio 2018

Dentro il corpo di re Enrico VIII

Come ho accennato ieri, oggi si commemora la morte di re Enrico VIII d'Inghilterra (28 giugno 1491-28 gennaio 1547).
Ora, re Enrico VIII iniziò come un re illuminato e capace fisicamente e mentalmente e finì i suoi giorni come un grassone paranoico ed iracondo.
Certo, la paranoia fu una costante di tutta la vita del monarca in questione e fu dovuta anche a certe circostanze familiari riguardo alla legittimità dei Tudor, che fu messa in dubbio.
Però, con il passare degli anni, egli divenne ancora più paranoico.
Certamente, nell'Inghilterra di allora ci si ammalava facilmente.
Vi erano zone paludose e quindi vi era il rischio di malaria.
Le acque erano inquinate e vi era il rischio di colera.
Tra il 1485 ed il 1551, ci furono anche delle ondate di epidemie del "sudore anglico", una malattia misteriosa che potrebbe essere stata causata dall'Hantavirus. Essa fu caratterizzata da febbre emorragica.
Non mancava neppure la tubercolosi.
Inoltre, le donne morivano di parto.
Questo, sicuramente, generò nel re una forma di tanatofobia, paura della morte.
Re Enrico VIII era una persona molto insicura, al di là delle apparenze.
Questa paura, unita alla mancanza di figli maschi e alla paranoia, indusse il re ad affidarsi a certi consiglieri e ad implementare lo Scisma anglicano nel 1534.
Oltre a ciò, il suo stile di vita non lo aiutò.
Re Enrico VIII amava i tornei.
In qualcuno di essi, egli si fece male.
In particolare, nel gennaio 1536, il re cadde da cavallo e rimase privo di sensi per due ore.
Come riporta la rivista "Focus", Muhammad Qaiser Ikram e Fazle Hakim Saijade, neurologi e ricercatori dell'Università di Yale, hanno analizzato intere pile di lettere e altri documenti storici sull'operato del sovrano per risalire ai singoli eventi traumatici.
Ne hanno trovati tre in particolare. Nel 1524, poco più che trentenne, Enrico VIII fu raggiunto da una lancia durante una giostra; l'arma penetrò nel visore del suo elmo e lo lasciò intontito per qualche tempo. L'anno seguente, cadde a terra di testa mentre stava cercando di saltare da una parte all'altra di un ruscello utilizzando un'asta.
L'incidente peggiore, però, fu quello citato prima.
Secondo i due ricercatori, i traumi potrebbero avere leso la ghiandola pituitaria, causando in lui vuoti di memoria, insonnia ed anche impotenza.
Oltre a ciò, il re aveva un'alimentazione sbagliata.
Mangiava carne ed alimenti grassi e beveva tanto.
Si faceva mandare il vino dalla Toscana.
Una ferita alla gamba che non si rimarginava gli impediva di muoversi.
Questo fu dovuto al diabete.
Inoltre, si ammalò anche di gotta.
Divenne obeso ed il suo carattere peggiorava.
Era capace di mandare a morte una persona e di pentirsi di avere fatto ciò che fece nella stessa giornata.
Oltre a queste malattie, il re potrebbe avere avuto anche altro.
Come riporta "Il Corriere della Sera",  le ricercatrici Catrina Banks Whitley e Kyra Kramer della Southern Methodist University a Dallas hanno analizzato la discendenza del sovrano, ipotizzando che Enrico VIII potesse avere un particolare gruppo sanguigno, incompatibile con quelli delle donne che aveva sposato.
Questa anomalia genetica potrebbe essere stata la causa dei numerosi aborti che le donne che si unirono al re ebbero.
Ovviamente, re Enrico VIII non lo sapeva e pensava che le unioni fossero peccaminose.
Questo ci dà l'idea di chi sia stato veramente questo monarca.
Il video di Henry Harold (che è qui sopra) può darci un'idea ancora più chiara.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.