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sabato 20 gennaio 2018

L'Europa che uccide sé stessa

Leggete articolo scritto dall'amica Chantal Fantuzzi (che ho conosciuto su Facebook tramite l'amica e collaboratrice Silvia Morelli) sul sito "Ticino Live".
L'articolo è intitolato "Francia, Chiese Rase al Suolo: la Straziante Scia dello Scempio della Storia".
Prima di tutto, mi complimento con quelli di "Ticino Live". Il loro è un bel giornale e mi piacerebbe scriverci qualcosa sopra.
Ora, parlo del tema.
In Europa si abbattono le chiese.
Questo fenomeno è diffuso in Francia, in Germania ed in altri paesi.
Esso ricorda vagamente quello che accadde in Inghilterra tra il 1536 ed il 1539, quando re Enrico VIII fece distruggere i monasteri ed arrivò anche a profanare la tomba di San Tommaso Becket nella cattedrale di Canterbury.
Stamane, ho pubblicato la poesia che parla dell'abbazia di Sawley, che tocca il tema.
Ora, il problema è molto serio.
Distruggere una chiesa non significa solo eliminare un luogo di culto ma anche eliminare un pezzo di storia.
Come re Enrico VIII distrusse tante parti della storia inglese e modificò la stessa identità del suo Paese, abbattendo e saccheggiando i monasteri, così oggi nei Paesi europei si stanno distruggendo pezzi della loro stessa storia.
Per esempio, come l'abbazia di Glastonbury (che fu soppressa nel 1539) fu un pezzo importante della storia inglese, così le chiese che vengono demolite in Francia e negli altri Paesi europei rappresentavano parti della loro storia.
Anche qui in Italia ci sono situazioni discutibili.
Qui nella Provincia di Mantova, nella zona di Castel d'Ario, non lontano da casa mia, vi è il convento domenicano dell'Assunzione, in località Susano.
Nella chiesa conventuale vi è sepolto un eroe di Lepanto, Paolo Emilio Gonzaga (morto 1619).
La chiesa è sconsacrata e chiusa.
Così, la tomba di una persona che nel 1571 contribuì a salvarci dai Turchi (e a cui si dovrebbe rendere omaggio) è chiusa al pubblico.
Non si potrebbe riaprire la chiesa al culto?
In pratica, i Paesi europei stanno distruggendo la loro stessa identità.
Ogni mattone gettato a terra rappresenta un pezzettino della storia dei Paesi europei che se ne va.
Questo è avvilente.
Il futuro dell'Europa sarà un'assenza di identità.
Un popolo senza identità è già morto.
Poi, arriveranno gli avvoltoi e di esso faranno un fiero pasto, per scriverla come la scrisse Dante Alighieri.
Chi è capace di intendere...intenda!



1 commento:

  1. Purtroppo non abbiamo nemmeno nell'attuale papa un difensore delle nostre radici giudaico cristiane e questo è il risultato: se mancano i difensori il popolo viene disperso e quando Cristo tornerà troverà ancora la fede sulla terra?

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