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sabato 20 gennaio 2018

Centrodestra, con rispetto, non concordo Filosa

Su "Italia chiama Italia", ho trovato questo editoriale di Ricky Filosa che è intitolato "Lega e sovranisti con i democristiani. C’è da avere la nausea".
Dell'articolo di Filosa (nella foto) riporto questo stralcio:

"Parliamoci chiaro. Berlusconi e Salvini si detestano. Come non si sopportano Vittorio Pessina e Guglielmo Picchi, il primo responsabile del dipartimento Italiani all’estero di Forza Italia e il secondo coordinatore Estero per la Lega. Ma questo è un discorso che riguarda il voto all’estero e che discuteremo prossimamente su queste stesse pagine.

Il centrodestra unito, dicevamo. Ma unito in cosa? Soltanto nella sete di poltrone, a quanto pare. Perché qualcuno dovrebbe spiegarci cosa unisce l’uomo di Arcore con il Matteo padano. I due se ne dicono di tutti i colori, se le sono date di santa ragione fino a poche ore fa, uno vuole abolire la legge Fornero del tutto mentre l’altro vuole mantenerne alcuni punti, uno è per la flat tax al 15% e l’altro dice che ciò sarebbe impossibile. E poi sono divisi sulla moneta unica, sull’Europa, temi importantissimi, non di secondo piano, sui quali si giocherà il futuro politico del Vecchio Continente
.".

Pur rispettando il lavoro molto importante ed encomiabile che fa con il giornale da lui fondato (che vale tanto) io non sono d'accordo con Filosa.
L'unico centrodestra possibile è questo.
Esso mette insieme forze della destra e del centro, come la Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia.
Anzi, vado oltre, sostenendo che quanto fatto dal centrodestra sia stato qualcosa di straordinario.
Infatti, oggi ci sono due aree: l'"area del sistema", che è favorevole a questa Unione Europea in modo acritico, e quella dell'"anti-sistema", in cui è messo insieme tutto ed il contrario di tutto contro il sistema attuale.
L'"area del sistema" è occupata dal Partito Democratico e dalle altre forze del centrosinistra (come quella di Emma Bonino e di Beatrice Lorenzin) e l'altra è occupata dal Movimento 5 Stelle, da Casapound e da altri partiti estremisti di destra e di sinistra.
Ora, che nel centrodestra ci siano alcune tendenze verso l'area del sistema (in Forza Italia) e altre verso l'anti-sistema (Lega) è assodato.
Però, se vuole vincere le elezioni, il centrodestra deve unirsi e (soprattutto) deve essere al di sopra delle due "aree"già citate, le quali rappresentano gli estremi, che spesso si elidono.
Quanto si è visto di recente è stato straordinario.
Si è riusciti nell'impresa di fare una sintesi tra la protesta e la proposta.
In pratica, il centrodestra di oggi non è contro il sistema ma non è acritico verso di esso.
Semmai, si propone di riformarlo seriamente.
Questa mossa potrebbe essere vincente.
Per questo motivo, non sono d'accordo con Filosa. 



3 commenti:

  1. E come lo riformi il sistema se uno dice ad esempio Sì euro e altro no euro? Si trova l'accordo sull'euro forse?
    Filosa ha ragione: se le posizioni su alcuni temi fondamentali sono inconciliabili allora è mera spartizione di poltrone. La sintesi si può ad esempio trovare sulla legge fornero o sull'aliquota fiscale, ma non in materia UE (le posizioni non sono diverse ma sono opposte). È chiaro poi che se uno ragiona col 'si dovrebbe' allora è un altro discorso, ma qui siamo sul piano delle speranze.

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  2. Allora, stando alla sua logica, anche il centrosinistra fa la spartizione di poltrone.
    Cosa c'entra Emma Bonino con i democristiani come De Mita e quelli di Alternativa Popolare?
    La sintesi nel centrodestra c'è.
    Si può stare nell'Unione Europea ed esserne critici, per cercare di cambiarla.
    Se poi non ci si riuscisse, la soluzione britannica non sarebbe una cosa tanto remota.
    Del resto, che l'Unione Europea sia messa in forte discussione è un dato di fatto.
    Sull'Euro, Berlusconi ha parlato di una moneta italiana per i commerci interni.
    Quindi, le soluzioni ci sono.

    RispondiElimina

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