Come riporta "Il Giornale", l'Unione Europea fa cassa con l'ambiente.
Questo è uno stralcio dell'articolo scritto da Antonio Signorini:
"Sembra una misura pro ambiente, ma di fatto è un passo importante verso quell'indipendenza fiscale che è il sogno dell'Unione Europea.
Alle «risorse proprie», cioè entrate che non dipendono dai trasferimenti degli stati membri, che già oggi sostegno le istituzioni di Bruxelles presto se ne aggiungerà un'altra. Una tassa sulla plastica. La voce girava da tempo nei palazzi europei, poi la conferma del commissario responsabile del Bilancio Guenther Oettinger. Ieri la certezza che l'argomento sarà all'ordine del giorno alle prossime riunioni della Commissione europea. L'obiettivo ufficiale è appunto stimolare la riduzione dei rifiuti plastici. Gli europei ne producono troppi. Fino ad oggi è andata bene perché la Cina li ha importati come materia prima. Oggi il gigante asiatico ne produce a sufficienza e non c'è bisogno della plastica made in Europe. I rifiuti rimarranno quindi nel Vecchio continente e gli stati dovranno darsi da fare per disfarsene. Inutile illudersi, il riciclo potrà risolvere parte dei problemi, ma la gran parte finirà tra i rifiuti.
Ma oltre alla motivazione ecologista, se ne nasconde una meno nobile. Le entrate extra della tassa andranno a finanziare l'Europa, come già avviene per parte delle imposte indirette che gravano sui consumatori europei (la nostra Iva).".
In poche parole, noi Italiani, come gli altri, dovremo pagare un'altra tassa per mantenere questo fardello chiamato "Unione Europea", un mostro burocratico, illiberale e tecnocratico che è lontano dall'Europa dei popoli.
Oltre alle imposte indirette, l'Unione Europea ci vuole tassare direttamente, senza passare per i singoli Stati membri.
Vogliamo fare qualcosa di valido sul piano ambientale?
Produciamo meno plastica, ricicliamo quella esistente e produciamo più bioplastica, senza la tassa che è in vigore qui in Italia, una tassa contraria ad ogni logica di libero mercato.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Per me l'unica salvezza è uscire da questa UE.
RispondiEliminaPer la plastica tornare alle buste che usavano le nostre mamme negli anni 50 e buste singole di carta per pesare frutta e verdura.
Basta con le tasse!