Elezioni europee ed euroscetticismo

Cari amici ed amiche.


Sembra che la campagna elettorale per queste elezioni europee sia basata sull'euroscetticismo o comunque su un europeismo critico.
Allineata nelle posizioni con il Front National di Marine Le Pen, la Lega Nord dice: "Basta Euro!".
Il Movimento 5 Stelle spinge per l'uscita dall'Euro.
Fratelli d'Italia dice che si deve uscire dall'Euro.
Forza Italia critica aspramente l'Unione Europea e persino il Presidente del Consiglio Matteo Renzi (il cui partito, il Partito Democratico, è il più europeista, insieme al Nuovo Centrodestra, all'Unione di Centro e a Scelta Civica) esprime riserve questa Unione Europea.
Evidentemente, alle elezioni tutto fa brodo.
Certo, alcuni partiti (come Lega Nord, Fratelli d'Italia e, in una certa misura, Forza Italia) hanno sempre avuto posizioni molti molto critiche verso questa Unione Europea, se non di vero e proprio euroscetticismo.
Il Movimento 5 Stelle si dice euroscettico ma poi a livello europeo aderisce all'ALDE, l'Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa, di cui fanno parte i Liberal Democratici del Regno Unito, l'Unione per la Democrazia Francese ed i Radicali Italiani, il gruppo europeo più europeista.
Questa mossa è incoerente.
Invece, Matteo Renzi cerca di attrarre a sé anche chi non vota il Partito Democratico.
Da buon democristiano doroteo, vuole portare a sinistra i voti non di sinistra.
La verità è che la maggioranza degli italiani percepisce questa Unione Europea come un apparato di burocrati che è lontano dal sentire dei cittadini.
Certo, questa Unione Europea, così com'è, non va.
Per esempio, la politica europea del rigore ha creato solo povertà.
L'Euro non è una moneta con una vera banca centrale.
Quindi, ognuno cerca di prendere i consensi come può, anche cambiando le proprie posizioni.
Cordiali saluti.